C’è un risvolto
positivo in tutta questa terrificante situazione, e lo dico con sufficiente
ironia, tanto per suscitare un sorriso, se ci riesco, ma anche con un pizzico
di senso della realtà: stanno tutti più zitti. I politici, intendo, perché i
comuni cittadini, chiusi in casa con il telefonino in mano, stanno dando prova
di grande compattezza nello sclero di massa, tra chi vede aerei che spruzzano
virus e chi pensa che la Germania si sia inventata tutto per comprarsi l’Italia,
passando per chi dà la colpa al Vaticano e agli Ebrei, che tanto c’hanno sempre
da fare loro.
I politici,
invece, ora ci regalano un buon silenzio, che non è assoluto, ci mancherebbe,
ma è un parlare più misurato, più attento. Sarà che non si sa quando si voterà
di nuovo, sarà che, anche a livello di immagine, la polemica a ogni costo ora
non paga, fatto sta che c’è finalmente la ponderazione, sulla bocca dei nostri
rappresentanti. Non c’è più Zingaretti a invitarci a fare l’aperitivo, non c’è
più la Raggi a invitarci a cenare dal Cinese, Salvini riesce a dire cose sensate
senza suonare campanelli a vanvera e, udite udite, sono sparite nel nulla le Sardine.
Quanto durerà? Speriamo poco, perché appena
le cose si normalizzeranno, torneremo al consueto circo equestre della politica
strillata e delle stupidaggini ogni tre per due e, quindi, auguriamoci un
veloce ritorno alla normalità ciononostante. Però, al momento, godiamoci questo
bel silenzio, una delle poche cose buone di cui godere ora.
Luca
Craia