lunedì 24 febbraio 2020

L’obbedisco di Ceriscioli e il faccio a modo mio di Toti.



Ci sono uomini capaci di decisioni coraggiose e ci sono uomini di apparato. Il Presidente della Regione Marche, per decidere di chiudere le scuole, deve aver fatto delle valutazioni serie e deve aver reputato che tenerle aperte comporti dei rischi che è meglio evitare. Un uomo capace di decisioni coraggiose, con le suddette motivazioni, dovrebbe difendere la propria decisione contro interferenze contrarie. Invece, arriva la telefonata del Presidente del Consiglio e, improvvisamente, tenere aperte le scuole non è più rischioso.
Curioso che la stessa valutazione di Ceriscioli l’abbia fatta anche Giovanni Toti, governatore della Liguria, regione dove non ci sono casi di contagio riscontrati. Toti ha deciso di chiudere le scuole, lo ha fatto con un’ordinanza che immaginiamo sia simile a quella di Ceriscioli e l’ordinanza è rimasta lì. Evidentemente le motivazioni che hanno indotto Toti a decidere la chiusura delle scuole sono rimaste tali anche dopo l’eventuale telefonata di Conte, sempre che conte gli abbia telefonato. Magari ha telefonato solo a Ceriscioli, perché pare che anche in Calabria abbiano chiuso le scuole. Evidentemente solo nelle Marche, aprire le scuole comporta dei rischi ora e tra due minuti non li comporta più.

Luca Craia