Ci sono uomini
capaci di decisioni coraggiose e ci sono uomini di apparato. Il Presidente
della Regione Marche, per decidere di chiudere le scuole, deve aver fatto delle
valutazioni serie e deve aver reputato che tenerle aperte comporti dei rischi
che è meglio evitare. Un uomo capace di decisioni coraggiose, con le suddette
motivazioni, dovrebbe difendere la propria decisione contro interferenze
contrarie. Invece, arriva la telefonata del
Presidente del Consiglio e, improvvisamente, tenere aperte le scuole non è più
rischioso.
Curioso
che la stessa valutazione di Ceriscioli l’abbia fatta anche Giovanni Toti,
governatore della Liguria, regione dove non ci sono casi di contagio
riscontrati. Toti ha deciso di chiudere le scuole, lo ha fatto con un’ordinanza
che immaginiamo sia simile a quella di Ceriscioli e l’ordinanza è rimasta lì.
Evidentemente le motivazioni che hanno indotto Toti a decidere la chiusura
delle scuole sono rimaste tali anche dopo l’eventuale telefonata di Conte,
sempre che conte gli abbia telefonato. Magari ha telefonato solo a Ceriscioli,
perché pare che anche in Calabria abbiano chiuso le scuole. Evidentemente solo
nelle Marche, aprire le scuole comporta dei rischi ora e tra due minuti non li
comporta più.
Luca Craia