giovedì 27 febbraio 2020

L’apri e chiudi delle scuole marchigiane è l’immagine esatta della confusione che regna in Italia.


Non c’è rispetto per i cittadini. La partita politica che stanno giocando il Presidente del Consiglio Conte e il Governatore delle Marche Ceriscioli, oltre a superare il limite del grottesco, ci fornisce l’esatta immagine dello scarso rispetto che le Istituzioni italiane hanno dei cittadini e, soprattutto, dell’immensa confusione che regna sovrana nelle decisioni che ci riguardano tutti. Domani, per decisione del TAR delle Marche, che si espresso sul ricorso presentato dal Presidente del Consiglio contro la decisione di Ceriscioli di chiudere le scuole, i ragazzi dovrebbero tornare in classe. Dico dovrebbero perché nel frattempo la Regione potrebbe produrre una nuova ordinanza in sostituzione delle precedente, facendo leva sui tre nuovi casi che si sono riscontrati dopo la pubblicazione della prima. L’unica cosa certa è che, in tutta questa schermaglia politica, l’ultima cosa che interessa sono i cittadini, rimpallati in questo pingpong di decisioni e responsabilità. In sostanza, l’ultimo dei problemi che abbiamo, probabilmente, è proprio l’epidemia.

Luca Craia