Oggi l’esposto in Procura della Corte dei Conti da parte del capogruppo
della Lega, Sandro Zaffiri, per chiedere un’appendice di indagine anche sulla
gestione del Centro intermodale di Jesi
Comunicato
intgrale
Anche sulla gestione della Società
CeMIM (Centro intermodale delle Marche) e Interporto Marche spa ci fu evidente
responsabilità degli amministratori regionali per scarso o omesso controllo. Ad
affermarlo, in una nota accompagnatoria alla memoria oggi depositata presso gli
uffici della Procura della Repubblica della Corte dei Conti di Ancona, è il
capogruppo della Lega in Consiglio regionale, Sandro Zaffiri.
La memoria integra la precedente del 9
luglio scorso, dalla quale, sostanzialmente prese avvio la recente inchiesta su
Aerdorica che abbraccia un quarto di secolo di amministrazioni regionali, tutte
le Giunte operanti in queste ultime cinque legislature.
Sia la prima segnalazione alla Procura
della Repubblica che quella odierna
prendono spunto e contengono le risultanze del lavoro svolto dalle Commissioni
di inchiesta regionali chiamate ad approfondire le vicende gestionali delle
Società che gestirono l’interporto e lo scalo aeroportuale. Strette, secondo il
capogruppo della Lega, le analogie tra le due vicende e le due storie
gestionali, con chiare responsabilità riconducibili ad amministratori,
dirigenti e organi di controllo della Regione.
Addirittura “scandalosa” Zaffiri
definisce la gestione della Società Interporto Marche e l’altalena fallimentare
del CeMIM con responsabilità delle Giunte regionali degne della “massima
attenzione” da parte della Magistratura.
Sandro Zaffiri
Ancona, 10 febbraio 2020