Comunicato
integrale
La Regione
attui tutto quanto in suo potere per evitare che possa verificarsi il contagio
del virus COVID-19 anche nelle Marche. “Senza alcuna polemica e ribadendo anche
a livello regionale la nostra massima disponibilità a collaborare con le
istituzioni – afferma Elena Leonardi, capogruppo di Fdi in consiglio regionale
e vicepresidente della commissione sanità – Fratelli d’Italia chiede al
presidente della Regione Marche di attuare ogni misura per prevenire il
contagio e lo scoppio di focolai sul nostro territorio regionale ed avere una
fotografia puntuale della situazione, considerando anche la possibilità di
mettere in campo eventuali investimenti economici e il potenziamento delle
misure di controllo e prevenzione”. Apprendiamo dell’imminente pubblicazione
dell’ordinanza a seguito delle nuove disposizioni ministeriali. È importante,
in questo momento, monitorare tutte le possibili situazioni di contagio nei
confronti di quelle persone che sono recentemente tornate dalla Cina o dalle
aree del nord Italia dove sono scoppiati i focolai o che possano essere entrate
in contatto con esse. Chiediamo il massimo impegno affinché, in maniera
preventiva, si riesca con un intervento mirato ad avere una fotografia quanto
più puntuale e capillare della situazione nelle Marche. Facciamo un appello al
presidente della Regione e all’Asur per chiedere un investimento forte e serio
anche nei riguardi dei medici e delle strutture sanitarie che possono occuparsi
di attuare i test per il controllo, in modo da evitare il crearsi di situazioni
di allarmismo e di panico ma favorendo una mappatura precauzionale e puntuale
della nostra Regione. “Chiediamo ulteriore attenzione anche nei confronti del
mondo produttivo – aggiunge il consigliere Elena Leonardi – e dunque
all’assessore alle attività produttive di aprire un tavolo di confronto con le
categorie. Tramite la Regione, di rivolgersi ai ministeri competenti e
all’Unione Europea per concordare eventuali misure che vadano ad attenuare le
possibili ricadute dannose sul mondo produttivo ed economico marchigiano,
qualora questa situazione dovesse in qualche modo esplodere e portare al blocco
o al recesso di scambi commerciali e produttivi nonché di quelli turistici”.