sabato 15 febbraio 2020

Casa dei piccioni: il Comune va a pulire.


Il caso dell’edificio di via Garibaldi, a Montegranaro, disabitato da decenni e diventato un enorme condominio per i piccioni, è noto. Da anni chiedo, inutilmente, che si intervenga per sanificare l’area, diventata del tutto insalubre a causa dell’imponente presenza di guano di piccione misto a carcasse di animali morti. Purtroppo, l’edificio non risulta essere nella proprietà di nessuno e, quindi, non vi è un responsabile da chiamare a intervenire. Lo scorso luglio ho inviato un esposto, l’ennesimo, al Comune, ma stavolta, insieme al Comune, ho coinvolto la Prefettura, la Procura e l’Area Vasta. E finalmente s’è mosso qualcosa.
Il Sindaco, il 24 gennaio scorso, ha emesso un’ordinanza per ricercare eventuali eredi dei proprietari, ricerca che, ovviamente, è caduta nel vuoto ma che era propedeutica a qualsiasi altra azione. Trascorso il termine di scadenza, ora è stata finalmente emessa l’ordinanza che stabilisce l’intervento di sanificazione dello stabile da parte del Comune di Montegranaro. È un altro piccolissimo tassello che va a innestarsi nel complicatissimo puzzle del centro storico di Montegranaro, piccolo ma importante, perché il problema che si andrà a risolvere non è di poco conto, coinvolgendo non solo il decoro, ma anche e soprattutto la salute dei cittadini residenti, me compreso.
È però triste constatare che, come nel caso dell’impalcatura di via don Minzoni, se non si muovono i cittadini, nella fattispecie il sottoscritto, non si ottiene nulla. Non c’è alcun progetto per il centro storico, come del resto non ce ne sono per l’intero paese, e questo da oltre cinque anni. E il fantomatico progetto di Beverati è sparito nel nulla insieme ai 10.000 Euro che è costato. Ma forse, visto come lo si voleva impostare, è meglio così.

Luca Craia