Esattamente un
anno fa, il 9 gennaio 2019, il Comune di Montegranaro pubblicava un progetto
dettagliato per effettuare la pulizia del centro storico. Il progetto prevedeva
aree da spazzare a mano e aree dove poteva intervenire la spazzolatrice, nonché
l’utilizzo di una lancia idropulitrice per rimuovere periodicamente il guano di
piccione. Era un progetto praticabile, tanto che, nell’immediato, gli effetti
furono positivi anche se non fu mai applicato nella sua interezza.
Il progetto fu
messo in campo piuttosto frettolosamente a seguito dell’iniziativa del Comitato
“Paese Mio” che si proponeva di pulire il centro storico per opera di
volontari, constatato che il Comune, fino ad allora, non se ne era interessato.
Per fare in modo che l’iniziativa naufragasse, il Comune mandò i suoi uomini a
tirare a lucido il paese antico e redigette il suddetto progetto, che poi fu
presentato al Comitato.
C’era da essere
soddisfatti, se non che, passate le elezioni, il progetto è scomparso, è
diventato carta straccia, carta igienica. Evidentemente lo scopo era quello di
tacitare il Comitato almeno fino alle elezioni e, una volta vinte queste, tutta
quella carta non serviva più. A oggi, nel centro storico, non si vede più la
spazzolatrice da almeno sei mesi, idem dicasi per la lancia idropulitrice che,
in realtà, è stata utilizzata una tantum prima del Presepe Vivente. E lo
spazzolamento a mano si fa quando c’è tempo, ossia molto ma molto di rado.
Il problema della
pulizia del centro storico è serio e va affrontato diversamente rispetto ad
altre aree del paese. Il centro storico è in gran parte spopolato, quindi non
si può fare affidamento sulla buona volontà dei cittadini che possono sì
sostituirsi al pubblico (ma non è giusto, paghiamo le tasse per un servizio)
pulendo l’area vicina alla propria abitazione, ma il resto delle strade, dove
non abita nessuno, ovviamente non lo pulisce nessuno. Inoltre, c’è il problema
dei piccioni che, seppur presente anche in altre zone, nel centro storico è
notevolmente più pesante a causa dei numerosi stabili vuoti che diventano facile
dimora per i volatili.
Di tutto questo
dovrebbe essere ben conscio il Consigliere Comunale Andrea Franceschetti, in
possesso delle deleghe che una volta erano di Beverati e che dovrebbe occuparsi
di centro storico, appunto. Franceschetti è stato Presidente dell’associazione Città
Vecchia che, oltre a fare ristorazione, è nata proprio per occuparsi dei
problemi del centro storico. Lo so perché l’ho fondata io. Franceschetti, nel
ruolo di Presidente, ha partecipato a numerosi incontri e ha effettuato con me
numerosi sopralluoghi per analizzare la questione, per cui chi più di lui
dovrebbe essere informato e avere a cuore la città antica. Eppure, dalla sua nomina,
c’è stato il nulla. Non che prima, con Beverati, andasse meglio, ma con
Franceschetti non si può più nemmeno parlare, perché non risponde.
Probabilmente ci sarà da attendere le prossime elezioni.
Luca
Craia