Secondo i dati del bilancio demografico per l’anno 2018
(quelli per il 2019 appena concluso arriveranno tra un anno), la popolazione di
Montegranaro registra un’inversione di tendenza rispetto agli anni precedenti e
cresce di 36 unità. Si direbbe un dato positivo, che fa tirare un sospiro di
sollievo ma, in realtà, i dati parlano comunque di un saldo naturale negativo
di 24 unità, il che significa che i morti superano i nati, il che non va per
niente bene.
Il +0.28% di popolazione, quindi, non dipende da un reale
incremento dalla stessa ma dal saldo migratorio, che risulta essere di 60 unità
e porta il saldo totale a 36. Questo dato, in tempi normali, sarebbe un dato
buono perché, in ogni caso, indica prosperità. Ma noi sappiamo che la prosperità,
in realtà, è un lontano ricordo, con le fabbriche che chiudono come cascano le
foglie in autunno.
Ed è questo che desta preoccupazione: perché tanta
immigrazione verso un paese che mostra segni evidentissimi di una crisi
economica grave e di difficile soluzione? Non ho la risposta a questo
interrogativo, ma spero che chi di dovere si ponga la stessa domanda. Perché tra
le varie ipotesi che possiamo fare, ce ne sono alcune che potrebbero essere poco tranquillizzanti, suffragate dalle cronache.
Luca Craia