Morire a sedici
anni, sotto un treno, mentre si sta alla stazione, aspettando di partire, è
inaccettabile. È inaccettabile anche se si fosse trattato di una distrazione
pericolosa, di un comportamento poco avveduto. È inaccettabile quanto accaduto
oggi alla stazione di Loreto, dove un ragazzino di sedici anni ha perso la vita
perché il treno che stava passando a forte velocità se lo è risucchiato. Forse
era al di là della linea gialla di sicurezza, probabilmente indossava le cuffie
e non ha sentito né il convoglio che si avvicinava né gli avvertimenti dei
compagni. Non è accettabile.
Se i treni
transitano nelle stazioni a velocità tali da poter uccidere per una leggerezza,
c’è evidentemente qualcosa che non funziona. Ci vorrebbe un binario di transito
lontano dal pubblico, ma basterebbe una barriera di protezione che eviti che ci
si avvicini troppo al limite della banchina. Perché l’errore è possibile, ma va
previsto ed evitato. È un obbligo morale.
Luca
Craia