Comunicato
integrale
A seguito di una mia
interrogazione sullo stato di attuazione dei fondi POR FESR 2014/2020 ed in particolare sulla Misura di
Sostegno alle start up, allo sviluppo e alla continuità di impresa nelle aree
colpite da crisi diffusa delle attività, la Giunta regionale ha fatto sapere che su un totale di
346 domande presentate, ben 199 sono state escluse. Nell’ambito delle sole
start up, sono invece 101 su 145 quelle respinte.
Eppure il bando si
proponeva di sostenere investimenti ed occupazione in aree di crisi. Una
risposta che, pertanto, può ritenersi “la peggiore che ci si potesse
immaginare”.
“Aziende che al cospetto
di una crisi dilagante e di una classe politica incapace di dare risposte non
mollano la presa, ma anzi promettono di investire ed assumere – rileva Zaffiri
– avrebbero bisogno di una maggior apertura e non vedersi bocciata la loro
domanda per una manciata di punti. Voglio precisare che se da un lato è
assolutamente legittimo rispettare graduatorie e punteggi, dall’altro, se
vengono respinte quasi 200 domande su 346, evidentemente c’è qualcosa di troppo
restrittivo nei bandi. Ed è proprio da questa considerazione che risulta
evidente la scarsa attenzione della Regione alla situazione difficile che attraversano
le aziende marchigiane. Una mala-gestione non soltanto per ciò che concerne le
risorse economiche, ma anche di quelle professionali se si pensa che nei
quattro anni di gestione del bando, ben cinque sono stati i funzionari che si
sono avvicendati nella gestione dello stesso. Resta da sperare – conclude
Zaffiri – che almeno le domande accettate vengano effettivamente finanziate,
visto che, tra quelle approvate, ne risultano numerose nemmeno rendicontate”.
Sandro Zaffiri