Arriva la De
Micheli nelle Marche. Anzi, torna, visto che, come commissario straordinario
per il terremoto, le Marche le ha girate abbastanza, tagliando nastri e
raccontando qualche favola. Ora torna in veste di Ministro alle Infrastrutture
e se ne va ad Ascoli per un convegno organizzato dall’ANCI, proprio sul tema di
infrastrutture e viabilità legata al sisma. Non abbiamo notizia di qualcuno che
le abbia fatto domande sul terremoto, tanto sarebbero inutili, gliele abbiamo
già fatte tutte e le risposte non credo siano cambiate. Però qualcuno le ha
chiesto dell’A14, di che morte dobbiamo morire. E la De Micheli, ministro competente,
ha detto che spera bene. Spera, ma non sa niente di certo. E lei è il ministro,
figurati gli altri.
“Spero che ci
possano essere delle novità positive nei prossimi giorni" ha detto a
proposito del viadotto Cerrano, nodo cruciale di tutta la questione barriere
sequestrate. Ma la faccenda è in mano ad Autostrade spa, che sta trattando con
il tribunale. Il Ministero, dal canto suo, "da subito si è attivato per un
lavoro approfondito” ha detto la Ministra “così da trovare soluzioni
compatibili con la qualità della viabilità sostenibile" che, tradotto in
italiano corrente dal politichese antico, significa che non ha fatto altro che
mandare qualche lettera qua e là, senza forzare troppo la mano. Del resto, non
ci sono state nemmeno tutte queste grandi sollecitazioni da parte delle
autorità locali, fatta eccezione di qualche Sindaco che ha sbattuto contro il
consueto muro gonfiabile. La Regione ha latitato, come del resto latita sempre
sulle questioni importanti, specie quelle che riguardano le Marche del sud. In
ogni caso possiamo stare tranquillamente in fila perché “tutte le soluzioni” secondo
la De Micheli “non prevedono tempi immediati".
Luca Craia
(foto ANSA)