Vogliamo la cena a
casa, calda calda e consegnata da un povero ragazzo sottopagato che quasi si
ammazza perché, se ce la consegna in ritardo, ci arrabbiamo e lui paga la
penale. Vogliamo comprare i regali di Natale su internet e che ci vengano
consegnati la domenica mattina da un autista che, per portarci il nostro
agognato pacco, anziché stare coi figli, sta per strada col furgone. Vogliamo
tutto, lo vogliamo subito e lo vogliamo senza muovere il deretano dal divano.
Non è solo la
crisi a falcidiare i piccoli negozi. Per carità, le difficoltà sono sempre
maggiori, c’è poca capacità di spesa nella clientela, ci sono le tasse sempre
più pesanti, gli adempimenti sempre più stringenti e costosi, c’è la mentalità
che fa guardare il piccolo commerciante come un ladro evasore causa di tutti gli
italici guai (e in questo ha dato una buona mano anche il Governo Conte 2 – La Vendetta).
Ma se chiudono le piccole botteghe sotto casa, i generi alimentari, i
negozietti che fanno più servizi che vendite e che fanno tanto comodo quando ci
serve un consiglio o una riparazione lampo, la colpa è anche di questa nuova
mentalità digitale, di questa pigrizia postmoderna.
La passeggiata si
fa al centro commerciale, perché è caldo, non piove e sta tutto in pochi metri.
Al cinema si va al multisala, perché le poltroncine sono belle larghe e
possiamo scegliere tra ottantaquattro film diversi, mangiando popcorn che costa
quanto una bistecca alla fiorentina. E i regali li scegliamo su Internet, che
ci arrivano in casa già incartati, magari col biglietto di auguri
preconfezionato. Qualcuno fa sesso in rete, risparmiandosi la fatica del
corteggiamento e i relativi costi.
Intanto le città
si svuotano, le luci si spengono, le strade diventano scure perché le vetrine,
quelle vetrine che solo una ventina di anni fa facevano l’atmosfera di Natale
tra luci colorate e musiche a tema, ora stanno dietro una serranda di ferro
abbassata per sempre. Che tristezza che ci fa tutto questo, vero? Intanto che
ci pensiamo mestamente, clicchiamo sul pulsante “acquista” e ordiniamo uno dei
regali per questo nuovo Natale di ghiaccio.
Luca
Craia