“PRESENTATA
UNA MOZIONE CHE FACCIA AGIRE SULLE CONTRATTAZIONI EUROPEE PER IL NUOVO FONDO DI
COESIONE 2021-2017 A FAVORE DEGLI INTERVENTI DI DIFESA DEL LITORALE E DEGLI
OPERATORI BALNEARI“
Comunicato integrale
I fondi
per la difesa della Costa marchigiana non sono sufficienti, lo ammette la
stessa regione approvando il Piano della Costa – esordisce così la capogruppo
regionale Elena Leonardi di Fratelli d'Italia. Oltre agli annunci trionfalistici
dell'approvazione di questa Variante, all'interno leggiamo che molti degli
interventi previsti devono essere decisi in seguito stabilendone le precise
alternative tecniche. Quindi ulteriore tempo che si perderà, si parla di anni,
mentre la furia del mare non aspetta certo I tempi della burocrazia. Mettiamoci
– prosegue Leonardi – è terminata la programmazione europea del POR_FESR
2014-2020, pertanto occorre rinegoziare obiettivi specifici ed azioni concrete
se si vuole che per il nostro litorale costiero arrivino i necessari fondi per
terminare le opere di difesa laddove esse mancano. Leonardi ricorda che Porto
Recanati, zona Centro e Scossicci, necessitano urgentemente di interventi così
come altri comuni marchigiani come Porto Sant'Elpidio, Marina di Montemarciano,
Fano, e così via.
La
mozione individua nella prossima programmazione comunitaria diversi aspetti che
la Regione deve portare avanti presso le sedi istituzionali competenti,
ricordando ad esempio – continua la Leonardi - il futuro Accordo di Partenariato
che avverrà presso il Dipartimento Coesione della Presidenza del Consiglio. La
compartecipazione di soggetti terzi come RFI che è stata indispensabile
per la messa in sicurezza di zone come il litorale sud di Porto Recanati ora
rischia di essere un limite per la difesa di zone come Scossicci, questo limite
va superato nella programmazione dei nuovi fondi UE.
La
capogruppo di Fratelli d'Italia inoltre ricorda anche la necessità, per chi
lavora ed ha attività imprenditoriale sui litorali, di un sostegno per
interventi straordinari di messa in sicurezza di opere e manufatti, come ad
esempio l'innalzamento tramite piloni degli chalet o il posizionamento di
adeguate opere di difesa.
Strategica
inoltre la tutela delle infrastrutture, da considerare anch'essa nei tavoli di
concertazione, conclude Elena Leonardi, al fine di mettere in sicurezza strade
e collegamenti fondamentali per la nostra regione.