lunedì 25 novembre 2019

Augias offende milioni di uomini e donne. Ma la destra scelga di essere migliore.


“Essere di destra è facile perché essere di destra vuol dire andare incontro a quelle che sono le spinte istintive che tutti hanno e che vengono invece moderate e indirizzate meglio dal ragionamento, dalla conoscenza degli argomenti, da un senso nobile di altruismo. Essere di sinistra è più difficile. Quello di sinistra gioca su un terreno in cui la conoscenza degli argomenti è fondamentale. Quello di destra dice “a me gli immigrati mi fanno schifo”. Fine.”.
Le parole di Corrado Augias sono ingiustificabili, violente, classiste e vergognosamente offensive nei confronti di milioni di persone, uomini e donne, che hanno semplicemente un’idea diversa dalla sua e non per questo sono stupidi, ineducati, ignoranti. Augias ha interpretato, anche con un’insospettabile ingenuità, quello che è il succo della saccenteria e della spocchia della sinistra, la presunzione di superiorità, costantemente smentita nei fatti dalle varie sardine e simili. È una violenza verbale inaccettabile, soprattutto perché proviene da un uomo considerato intellettualmente e culturalmente elevato, uno dei migliori a sinistra e, proprio in quanto tale, con questo atto di puro odio per l’antagonista, stigmatizza l’atteggiamento generale di una buona parte di Italiani.
A destra esiste un pensiero, un ragionamento, esistono argomenti e posizioni ponderate esattamente come esistono a sinistra. È stupido pensare il contrario, dirlo, assumerlo come un dato di fatto. Ed esistono anche individui come quello descritto da Augias, gente poco attrezzata culturalmente e intellettualmente. Gente che risiede sia nella destra che nella sinistra.
Ed ecco dove la destra dovrebbe crescere e migliorarsi: nella stigmatizzazione e nel rifiuto di certi atteggiamenti. Purtroppo a destra va registrata una certa ambiguità quando si tratta di prendere posizione circa atteggiamenti violenti, fuori misura, o quando si parla di fascismo, che poi è la zavorra che ancora ne appesantisce il passo e sminuisce il pensiero.  Si affranchi, la destra, dagli atteggiamenti bulleschi e dalle coreografie neofasciste, se ne liberi con nettezza, rifiuti braccia alzate e passi dell’oca, allontani da sé chi predica violenza e posizioni inaccettabili umanamente. Solo in questo modo si potrà impedire la perpetuazione di questo atteggiamento di sinistra, la convinzione di una superiorità che non esiste e che va smontata con i fatti.

Luca Craia