martedì 29 ottobre 2019

OPERE PROVVISORIE DI DIFESA COSTIERA RECEPITE NEL PIANO REGIONALE – ELENA LEONARDI (FRATELLI D'ITALIA): LA MIA MOZIONE HA DATO I FRUTTI SPERATI. 

"GLI INDIRIZZI OPERATIVI DA ME SOLLECITATI LO SCORSO MAGGIO SONO STATI EMESSI DAL MINISTERO A SETTEMBRE" 

Comunicato integrale 

Era all'ordine del giorno del Consiglio Regionale odierno la mozione di Elena Leonardi (Fratelli d'Italia) avente ad oggetto "interventi di difesa costiera provvisori – istanza al Ministero competente per l'inserimento degli indirizzi operativi dell'esclusione da assoggettabilità alla VIA". Un atto presentato dalla Leonardi lo scorso maggio e volto a far mettere nero su bianco nel Piano di Gestione delle Aree Costiere la realizzazione di difesa degli chalet e di altri manufatti con i sacchi di sabbia o altre opere provvisorie. "La mozione nasceva sia dall'esperienza diretta maturata come assessore al Comune di Porto Recanati, flagellato negli anni da molte mareggiate che hanno fatto ingentissimi danni , sia dalla stesura del nuovo Piano di Gestione della Costa che si stava predisponendo in quei mesi e che non prevedeva la sburocratizzazione delle procedure autorizzative invocata dalle categorie per le quali" – prosegue Leonardi - "avevo anche in passato presentato degli emendamenti". "Difatti – ricorda ancora la capogruppo regionale di Fratelli d'Italia – "sino a quel momento il grave problema burocratico era legato al fatto che per poter mettere opere di tutela degli chalet occorreva ogni volta avviare la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale, la quale allungava i tempi di interventi realizzati a volte con urgenza prima dell'arrivo di una mareggiata o che poteva anche non essere accolta, col grave rischio per la incolumità dei manufatti e per l'attività degli imprenditori balneari. La mozione della Leonardi, nel maggio scorso, chiedeva alla Regione di avviare una concertazione con il Ministero dell'Ambiente al fine di far emettere degli indirizzi operativi chiari nei quali contemplare queste opere provvisorie come quelle che devono essere escluse dalla Valutazione Ambientale. La Leonardi ricorda nella sua mozione che per chi ha già posizionato questi sacchi è assurdo che si debba riavviare una procedura di autorizzazione. "Come spesso avviene il tempo intercorso fra la presentazione della mozione e la discussione in Aula ha dato modo di procedere nella direzione delle mie richieste - ho pertanto ritirato la mozione reputandomi soddisfatta - poiché nel Piano Regionale per la Gestione Integrata delle Aree Costiere quanto chiedevo è stato recepito con apposito paragrafo, che contempla sia i sacchi, sia le dune di sabbia appositamente realizzate ed addossate a tutela degli chalet o dialtri manufatti balneari". Gli indirizzi operativi del Ministero,approvati a settembre completano il quadro e fanno si, mi auspico, che non si verifichino più, come successo in passato, complicazioni burocratiche, anche se quello che risulta più efficace per la difesa di vari tratti costieri marchigiani, conclude Leonardi, è la realizzazione di adeguate scogliere che possano anche favorire un naturale ripascimento della costa.