lunedì 14 ottobre 2019

CONTINUE INTERRUZIONI DI EROGAZIONE ENERGIA ELETTRICA IN LOCALITÀ MOLINO STAZIONE NEL COMUNE DI MONTE SAN MARTINO

ELENA LEONARDI (FRATELLI D'ITALIA): CHIESTO INTERVENTO AD ENEL PER PORRE FINE A QUESTO DISSERVIZIO     “ SI RISOLVA L'ULTERIORE DISAGIO PER LE AREE TERREMOTATE SOPRATTUTTO A CARICO DI ANZIANI E MALATI "      CONTINUE INTERRUZIONI DI EROGAZIONE ENERGIA ELETTRICA IN LOCALITÀ MOLINO STAZIONE NEL COMUNE DI MONTE SAN MARTINO – ELENA LEONARDI (FRATELLI D'ITALIA): CHIESTO INTERVENTO AD ENEL PER PORRE FINE A QUESTO DISSERVIZIO   “SI RISOLVA L'ULTERIORE DISAGIO PER LE AREE TERREMOTATE SOPRATTUTTO A CARICO DI ANZIANI E MALATI" 

Comunicato integrale

Da ben quaranta giorni una località del maceratese, Molino Stazione di Monte San Martino, subisce il disagio di continue interruzioni di energia elettrica, soprattutto nelle ore serali e notturne – lo evidenzia la capogruppo regionale di Fratelli d'Italia, Elena Leonardi.
Mi sono interessata della questione dopo le segnalazioni di alcuni residenti  già due settimane fa, esordisce Leonardi, inviando come da prassi, un fax ad “e-distribuzione”, così' come un operatore aveva indicato alla mia segreteria, ma la burocrazia colpisce anche servizi essenziali come questo: Il fax non è rintracciabile perchè non è stato un privato a segnalare il problema bensì un'istituzione ed il software ha la necessità di codici e non di nomi per la ricerca della segnalazione. Ostacoli burocratici che pesano ancora di più, se si pensa che intanto gli abitanti della frazione si trovano alle porte dell'inverno con un problema serio da oltre un mese. Si pensi – continua Elena Leonardi – al fatto che la maggior parte di questi abitanti è costituita da anziani, alcuni soggetti deboli e bisognosi di cure.
La Leonardi pertanto ha reiterato la richiesta con un escamotage al fine di poter essere “rintracciata” e poter agire concretamente sulla questione, evidente inoltre è il peso che le istituzioni debbono dare anche in questo frangente, invitando la Regione a fare la sua parte.
La vicinanza alle persone colpite dal sisma in aree a rischio ulteriore di spopolamento deve essere concretamente attuata anche da chi fornisce servizi essenziali come l'energia elettrica che, alle soglie del 2020 dovrebbe non essere più un problema che dura per oltre un mese.