giovedì 29 agosto 2019

Promo per online e centri commerciali sui giornali. Ammazzare i negozi tradizionali uccide le città.


Ho trovato curioso, quanto meno, che siano usciti lo stesso giorno su due quotidiani diversi articoli pressochè uguali sull’argomento caro scuola. Intendiamoci, è tradizione che i giornali, in questo periodo, propongano la questione, fondamentalmente senza portare alcuna novità in quanto, anche quest’anno, non ci sono stati rincari evidenti. Ma si sa, quando mancano gli argomenti, riempire una pagina fa sempre comodo. Ma gli articoli di stamattina si distinguono entrambi per un particolare: promuovono l’acquisto online o nei centri commerciali a danno del negozio tradizionale.
I dati forniti sono sballati: si parla di cifre campate per aria, buttate là a caso, senza una statistica, senza uno studio approfondito. Però si crea allarmismo presso le famiglie che già, di problemi economici, ne hanno da vendere. E quindi si offre la soluzione: andate nei centri commerciali, che vi fanno lo sconto, oppure comprate da Amazon. Entrambi i giornali forniscono questa soluzione. Mentendo: perché l’eventuale sconto che si ottiene non offre, d’altro canto, il servizio e l’assistenza che il negozio tradizionale dà. Ma anche sui prezzi non ci siamo: se è vero che il libraio non può fare sconti sui libri perché vincolato dal prezzo che gli editori accordano, sul materiale i prezzi dei piccoli esercizi sono in linea se non inferiori a quelli del centro commerciale e dell’online, quasi sempre con prodotti qualitativamente superiori.
Perché, quindi, questo spot pubblicitario per i centri commerciali e l’online? In contemporanea, per di più? Non so spiegarmelo, ma è un bel danno per i piccoli esercenti, anche perché la gente, poi, non approfondisce. Il commercio tradizionale è in difficoltà, tra crisi, adempimenti, e la concorrenza spesso sleale dei colossi di cui sopra. Ora arrivano anche i giornali a dar loro manforte. Di questo passo il piccolo commercio sparirà. Ed è grave, perché il negozio di quartiere è un presidio di civiltà, di legalità. Provate a immaginare le nostre città, i nostri paesi senza negozi. Il deserto. Se è questo quello a cui si punta, sarebbe interessante capirne il motivo.

Luca Craia