martedì 2 luglio 2019

Mario Iadonato: sciolta la prognosi, il drenaggio funziona. Da un fatto drammatico il seme di un nuovo atteggiamento.


Sta meglio Mario Iadonato, il carabiniere accoltellato sabato scorso a Montegranaro. Ovviamente non sta bene, fa fatica a respirare e ha dolore alla ferita, ma il decorso è positivo, non ci sono infezioni e il drenaggio sta facendo il suo lavoro, tanto che è previsto che venerdì prossimo verrà asportato. Tiriamo quindi un sospiro di sollievo per la salute del nostro tutore dell’ordine che se l’è vista davvero brutta, pensando addirittura, e non senza motivo, che nel gesto del Marocchino che lo ha accoltellato, ci sia stata premeditazione. In effetti i fatti si sono svolti in modo strano, col delinquente che è entrato in casa, si è messo in tasca il coltello ed è poi uscito per poi colpire. E Iadonato è stato bravo a non reagire, perché in questi frangenti tirare fuori la pistola è un attimo. Sangue freddo ed esperienza. In ogni caso, con la premeditazione si metterebbe molto male per il Marocchino, per il quale è attesa stamane la convalida dell’arresto.
Il bruttissimo e gravissimo fatto di sangue, tuttavia, ha dei risvolti che possiamo intendere positivamente. La visita di una delegazione, formata dall’Iman di Montegranaro e da altri due rappresentanti della comunità islamica, per testimoniare al Brigadiere la loro solidarietà, è un segnale distensivo in un momento che poteva generare tensioni ancora più forti di quelle che già esistono. Il gesto fornisce un segnale di repulsione da parte degli islamici nei confronti di coloro che, nella loro comunità, si distinguono per gesti criminali o comunque contrari a vivere civile e alla pacifica convivenza. Al di là delle varie intolleranze che sto verificando sulla pagina de L’Ape Ronza da entrambe le parti, il gesto ha innescato reazioni positive sia negli Italiani che negli stranieri, e questo è un bene. La speranza è che non si appiattisca subito tutto, una volta sopita l’onda emotiva, ma che si continui a provare a dialogare, soprattutto lavorando insieme per isolare le mele marce. Anche di questo dobbiamo ringrazia Mario Iadonato e la professionalità dei nostri Carabinieri.

Luca Craia