mercoledì 31 luglio 2019

Civitanova: il Varco sul Mare divide tra pro e silenti. La segretaria del Sindaco a un cittadino: “non dire cavolate”


Non piace ai Civitanovesi il progetto del Comune di realizzare un parcheggio nel luogo chiamato “Varco sul Mare”. Non piace agli albergatori, agli operatori, insomma, pare che non piaccia a nessuno. Ma, per dirlo con certezza, occorrerebbe aprire un dibattito, sentire la cittadinanza, incontrarla, incontrare gli imprenditori. Invece il gioco sta in mano soltanto alla politica, e i cittadini riescono a esprimersi soltanto sui social, come nel frequentatissimo gruppo Facebook "Civitanova Speakers’ Corner" dove, visti i commenti, il progetto di Ciarapica non sembra essere apprezzato un granchè.
Ma la voce degli amministratori non si sente neanche lì, tranne rari casi. Per esempio, è emblematico l’intervento, su un post di un cittadino che si domandava cosa accadrà quando i posti auto ceduti al privato serviranno al Comune per delle manifestazioni, chiedendosi se toccherà che il Comune paghi, della segretaria del Primo Cittadino, Claudia Giulietti, che risponde semplicemente con un laconico “non dire cavolate”.
Peccato che cavolate nemmeno pare siano, visto che la bozza di convenzione sembra che reciti così: “nel caso di chiusura dell’accesso al nuovo parcheggio coperto e/o dei nuovi parcheggi a raso oggetto di concessione, giustificata da ragioni di pubblica utilità e/o esigenze del conducente, il conducente si impegna a corrispondere al concessionario il 75% della tariffa oraria”.  La risposta, il cittadino, se l’è data da solo.
Ma, come sempre, sia giusto o sbagliato il progetto (per chiarezza: secondo me è sbagliatissimo), credo comunque che la politica non possa decidere sempre e comunque d’imperio. In un caso come questo, in cui la decisione impegna la città per 35 anni, non qualche mese, con conseguenze anche pesanti sulla vita dei cittadini e sull’economia turistica, credo che ascoltare la popolazione e le categorie economiche sia intelligente e giusto. E, soprattutto, quando il cittadino chiede risposte, l’Istituzione dovrebbe darle.

Luca Craia

(foto pubblicata su Facebook da Domenico Bevilacqua)