venerdì 26 luglio 2019

Carabiniere ucciso da nordafricani a Roma: analogie con il caso di Montegranaro. L’indignazione politica dura 24 ore. Basta chiacchiere!


Provo rabbia, sincera, e anche preoccupazione per quanto accaduto a Roma stanotte. La rabbia è per l’ennesima vita rubata per pochi spiccioli da gente che ti uccide con troppa facilità, da gente che non dovrebbe circolare liberamente per le nostre strade. La preoccupazione è più o meno per gli stessi motivi, ma anche per le analogie che non si possono non notare tra questo tragico caso e quello di Montegranaro di poche settimane fa, caso fortunatamente finito meglio, ma solo per fortuna.
Due accoltellamenti di carabinieri, due accoltellamenti durante lo svolgimento del proprio lavoro di tutelare la pubblica sicurezza, due attacchi vigliacchi sferrati per uccidere. E i protagonisti, ancora una volta nordafricani. Si uccide con estrema facilità, come se la vita umana non valesse nulla, meno dei 100 Euro oggetto del reato che ha portato alla morte di Mario Rega Cerciello, 35 anni, sposato da poco più di un mese; meno di un gatto, nel caso di Mario Iadonato, accoltellato a Montegranaro e scampato alla morte per caso.
Gente che ti accoltella per nulla, gente che semina terrore per le strade per pochi spiccioli, apre le macchine per rubare oggetti senza valore, spaccia droga alla luce del sole disprezzando ogni controllo. La situazione mi sembra tutt’altro che sotto controllo
E non mi tranquillizza Salvini, che ancora una volta parla piuttosto a vanvera di lavori forzati che, in Italia, non esistono e lui lo deve sapere. Né mi tranquillizza la frase di circostanza di Di Maio, o la richiesta di tolleranza zero del Ministro Trenta. Le solite banalità a sangue caldo, per poi domani dimenticare tutto e lasciare tutto come sta. Servono leggi serie, in Italia, non dichiarazioni d’effetto. Serve la certezza della pena, serve tolleranza zero, sì, ma sempre, non soltanto dopo un fatto di sangue. Serve che a chi delinque venga impedito di continuare a farlo, e chi non è italiano deve andarsene a delinquere nel proprio Paese. Ma basta con le chiacchiere, ci vogliono i fatti. È ora suonata.

Luca Craia