mercoledì 31 luglio 2019

Ti ho visto


Sì, sì, ma io ti ho visto, sai? Ti ho visto sbiancare quando hai letto che erano stati due “nordafricani”. Ti ho sentito che esclamavi “o’ porca puttana! Adesso chi li sente, i leghisti?”. Ti ho visto anche startene in silenzio, senza il minimo segno di indignazione, di preoccupazione, di empatia. E poi il sollievo. Ti ho visto anche lì, sai? Ti ho visto esultare e dire: “sono Americani!”. Ti ho visto fregarti le mani: “adesso ve la do io, brutti fascisti-razzisti-decerebrati!”. E ancora nessun segno di indignazione, di preoccupazione, di empatia.
Ti abbiamo visto in tanti, mica solo io. Così come ti abbiamo visto in tanti montare la tua rabbia col telecomando quando hai visto la foto con la benda. Ah, quella sì che ti ha indignato, che ti ha preoccupato, che ti ha fatto provare un peletto di empatia per quel “povero” ragazzo vessato, maltrattato, torturato con una benda di cotone, in quel momento, l’hai provata. Prima no, prima non era il caso, non era opportuno e, in fin dei conti, non te l’aveva detto nessuno di indignarti.

Luca Craia

Il Maresciallo Fausto Foresi lascia Montegranaro per Fermo. Gratitudine a questi eroi in divisa.

Gli eroi andrebbero celebrati quando possiamo farlo davanti a loro. Per questo mi sento di ringraziare con forza e mai abbastanza il Maresciallo Fausto Foresi che oggi lascia Montegranaro per prendere servizio a Fermo. Foresi è arrivato a Montegranaro dodici anni fa come brigadiere e, in questi dodici anni, è stato a dir poco prezioso per la città e per il territorio circostante. Basti citare quel tragico marzo 2011 con le Marche colpite da una fortissima alluvione che causò danni e vittime. Foresi non esitò a gettarsi tra le acque dell’Ete Morto per salvare una donna che era rimasta intrappolata nella sua auto trascinata dall’impeto del fiume in piena.
Questo gesto gli valse la medaglia d’argento al valore civile e un encomio, ma l'atto indubbiamente eroico non è sufficiente a descrivere l’impegno e la dedizione che Fausto Foresi ha sempre dedicato al suo servizio di Carabiniere. Fausto è stato fino a oggi lo specialista di reati informatici in seno alla stazione di Montegranaro. È grazie soprattutto alle sue ricerche che è stato individuato e fermato un pericoloso pedofilo pakistano. Ma il suo ruolo in seno a indagini e azioni è sempre stato determinante, raggiungendo risultati ragguardevoli nella lotta allo spaccio di stupefacenti.
Insomma, che Fausto Foresi lasci la nostra stazione è una cattiva notizia per Montegranaro. La buona è che resterà a vivere in paese, e potremo continuare a godere della sua splendida persona. Per intanto credo che tutta la cittadinanza gli debba immensa gratitudine, sperando di testimoniargliela con queste poche indegne righe. Grazie Maresciallo, e in bocca al lupo!

Luca Craia

La popolazione carceraria straniera in Italia è percentualmente 4 volte quella a piede libero.


La popolazione carceraria italiana, secondo i dati del Ministero della Giustizia aggiornati al 30 giugno 2019, è costituita per il 33,42% da cittadini stranieri. Non mi pare che la popolazione presente sul territorio italiano sia costituita per il 33,42% da cittadini stranieri (al 1° gennaio 2018 gli stranieri erano l'8,5%). Se ne deduce che gli stranieri presenti sul territorio tendono a delinquere quattro volte tanto quelli italiani. Un dato su cui invito a riflettere coloro che, puntualmente, affermano che delinquono pure gli Italiani.

Luca Craia


Civitanova: il Varco sul Mare divide tra pro e silenti. La segretaria del Sindaco a un cittadino: “non dire cavolate”


Non piace ai Civitanovesi il progetto del Comune di realizzare un parcheggio nel luogo chiamato “Varco sul Mare”. Non piace agli albergatori, agli operatori, insomma, pare che non piaccia a nessuno. Ma, per dirlo con certezza, occorrerebbe aprire un dibattito, sentire la cittadinanza, incontrarla, incontrare gli imprenditori. Invece il gioco sta in mano soltanto alla politica, e i cittadini riescono a esprimersi soltanto sui social, come nel frequentatissimo gruppo Facebook "Civitanova Speakers’ Corner" dove, visti i commenti, il progetto di Ciarapica non sembra essere apprezzato un granchè.
Ma la voce degli amministratori non si sente neanche lì, tranne rari casi. Per esempio, è emblematico l’intervento, su un post di un cittadino che si domandava cosa accadrà quando i posti auto ceduti al privato serviranno al Comune per delle manifestazioni, chiedendosi se toccherà che il Comune paghi, della segretaria del Primo Cittadino, Claudia Giulietti, che risponde semplicemente con un laconico “non dire cavolate”.
Peccato che cavolate nemmeno pare siano, visto che la bozza di convenzione sembra che reciti così: “nel caso di chiusura dell’accesso al nuovo parcheggio coperto e/o dei nuovi parcheggi a raso oggetto di concessione, giustificata da ragioni di pubblica utilità e/o esigenze del conducente, il conducente si impegna a corrispondere al concessionario il 75% della tariffa oraria”.  La risposta, il cittadino, se l’è data da solo.
Ma, come sempre, sia giusto o sbagliato il progetto (per chiarezza: secondo me è sbagliatissimo), credo comunque che la politica non possa decidere sempre e comunque d’imperio. In un caso come questo, in cui la decisione impegna la città per 35 anni, non qualche mese, con conseguenze anche pesanti sulla vita dei cittadini e sull’economia turistica, credo che ascoltare la popolazione e le categorie economiche sia intelligente e giusto. E, soprattutto, quando il cittadino chiede risposte, l’Istituzione dovrebbe darle.

Luca Craia

(foto pubblicata su Facebook da Domenico Bevilacqua)