Comunicato integrale
"Dal marzo 2018 nulla di nuovo sotto il sole per
le forze dell'ordine che si recano nei pronto soccorso durante l'esercizio
delle loro funzioni" - esordisce così la capogruppo regionale di Fratelli
d'Italia Elena Leonardi. L'atto da me presentato oltre 14 mesi fa ed approvato
all'unanimità dal Consiglio Regionale intendeva sanare una palese ingiustizia
tramite l'attivazione dell'esenzione dal pagamento della quota di accesso e di
compartecipazione della spesa sanitaria per gli appartenenti alle Forze
dell'Ordine infortunati nell'adempimento del proprio lavoro.
Capita purtroppo che gli agenti delle Forze di
Polizia, Arma dei Carabinieri, Forze Armate e Vigili del Fuoco, possono avere
la necessità di recarsi al pronto soccorso e che, a seguito di medicazione o
altro intervento, non seguiti da ricovero, siano costretti al pagamento di una
quota fissa, anche in seguito – insiste la Leonardi - ad osservazione temporanea
in pronto soccorso.
Ho inteso pertanto, a suo tempo, appianare una
situazione di disparità alla quale erano soggetti gli appartenenti alle Forze
dell'Ordine – prosegue la rappresentante del partito della Meloni - pensiamo ad
esempio alle forze di polizia assaltate durante un corteo mentre fanno ordine
pubblico o ad altre tipologie di interventi fatti ovviamente nella direzione
della salvaguardia dei cittadini. Tutela pertanto che deve essere applicata a
tutti quei soggetti che si trovano a rischiare la vita e l’incolumità per
garantire la pubblica sicurezza.
Dopo l'approvazione della mia mozione quindi –
prosegue Leonardi – la Giunta regionale è rimasta nel più completo immobilismo,
tanto che, a distanza di tutto questo tempo, si può dire che, anche su questo
argomento, non ha rispettato l'impegno preso davanti all'intera Assemblea
Legislativa regionale.
Tenuto conto di questo stallo la Leonardi ha pertanto
presentato un atto ispettivo nel quale chiede quali sono le motivazioni del
ritardo dell'applicazione della Risoluzione del 6 marzo 2018 e quando si
vedranno gli effetti pratici di agenti, i quali recandosi in pronto soccorso,
non saranno più costretti a pagarsi la prestazione per l'infortunio
nell'adempimento del loro servizio.