Posso permettermi di essere di parte. Posso permettermelo perché, quando
scrivo su questo spazio, sono un cittadino come tutti gli altri, un cittadino
che esprime il proprio parere nella libertà costituzionale che ancora mi è garantita.
In un momento in cui anche la stampa, con sfumature più o meno marcate, è
evidentemente schierata a favore dell’amministrazione comunale uscente o,
comunque, contro Montegranaro Tra La Gente, in quanto non sono un giornalista,
posso essere libero di esprimere la mia libera opinione. Certo, sono
consapevole che il mio blog è molto seguito e che questo comporta delle
responsabilità, se non altro, morali, ma ritengo che, mantenendo la massima
onestà intellettuale e raccontando sempre e comunque il vero, anche se dal mio
personale punto di vista, posso rimanere libero di esprimere la mia opinione. Perché
di quello si tratta: la mia opinione, che vale come quella di chiunque altro.
E la mia opinione è che l’Amministrazione Comunale che ha retto Montegranaro
negli ultimi cinque anni sia la peggiore che io ricordi, e comincio, purtroppo
per me, a ricordarne tante. Non è stata la peggiore per via di quello che ha
prodotto come opere pubbliche. Le opere pubbliche sono opinabili, possiamo
discutere per giorni, mesi, anni sulla loro opportunità o sulla loro estetica
senza che nessuno di noi cambi la propria opinione. Certo, credo che il
marciapiedone sia stato un errore, sia di valutazione che di opportunità, che l’intervento
di consolidamento del crinale di viale Gramsci sia insufficiente e il problema,
prima o poi, si ripresenterà con gli interessi, credo che la “palestrina de lo
sprofonno” sia uno spreco di soldi, ma il mio giudizio estremamente negativo
verso questa Giunta non dipende da questi fattori.
Credo, invece, che questa Amministrazione Comunale abbia arrecato un
danno gravissimo a Montegranaro, e lo abbia fatto con il proprio stile, con il
proprio comportamento, con il sistema di governare in maniera autoritaria,
autarchica, totalmente sganciato dalla cittadinanza e dai suoi bisogni. Un
costante e totale rifiuto al confronto, all’ascolto, al dibattito, alla
condivisione, denunciato addirittura dagli stessi membri, o ex membri, della
maggioranza, che all’unisono (gli ex) dichiarano che le decisioni si sono
sempre prese in una sorta di triunvirato esclusivo.
Poi c’è la cattiveria, ed è questo l’elemento più distruttivo che ha
cagionato danni alla società montegranarese e al senso di comunità. Divide et
impera è stato il motto della Giunta Mancini, e nel dividere sono stati
implacabili, mettendo le associazioni le une contro le altre, facendo figli e
figliastri, non perdendo mai occasione per diffondere rivoli di veleno tra la
gente, aumentando esponenzialmente la competizione tra le diverse fazioni,
alzando steccati, facendo diventare gli avversari politici dei nemici. Hanno
esacerbato gli animi instillando odio, rancore, inimicizia. Hanno eretto una
barriera tra le gente, tra quelli che sostenevano l’Amministrazione Comunale e
quelli che non erano d’accordo. Non essere d’accordo, per cinque anni, è stata
la morte sociale o, quanto meno, l’esilio sociale. Vendicativi, implacabili,
subdoli perché mai palesi nelle loro esternazioni, eccetto qualche caso
eclatante; un lavorio sotterraneo e costante per creare inimicizie e tensioni.
Io ho pagato carissimo, in questi cinque anni, il mio essere in contrasto
con questa amministrazione. L’ho pagato in termini umani, con amicizie perse,
rapporti umani compromessi, una sensazione di costante tensione. Ma sono in
molti, forse con meno accanimento, ad aver subito quello che ho subito io.
Personalmente, quindi, non posso che avversare la lista che vorrebbe riproporre
l’Amministrazione Comunale uscente o una sua versione aggiornata. Ma non la
avverso solo per un fatto personale, la avverso soprattutto perché ritengo che
Montegranaro sia stata fortemente danneggiata in questi cinque ultimi anni, e
che ulteriori cinque anni di questo clima sarebbero fatali. Ecco perché sono di
parte, perché amo il mio paese.
Luca Craia
Luca Craia