venerdì 10 maggio 2019

Bagno di folla per Salvini, Lucentini e Gismondi. Il Sindaco non saluta il Ministro.


Anche Salvini c’è rimasto di stucco a vedere quanto fosse numeroso il pubblico di piazza San Serafino. E, in effetti, il colpo d’occhio della piazza dal palco allestito dagli organizzatori davanti alla chiesa era impressionante: una marea umana, da sotto al palco fino a Porta Marina. Dati ufficiali ancora non se ne hanno ma si stima ci fossero almeno 5000 persone, ovviamente non tutti elettori leghisti, ma dalle acclamazioni che il Ministro dell’Interno ha ricevuto, direi che gran parte dei presenti era lì non solo per curiosità.
Ma il pubblico ha interagito bene e forte anche con i candidati locali, che Salvini è venuto a sostenere. Mauro Lucentini, che punta al Parlamento Europeo e che ha fatto da mattatore, cosa che sa fare egregiamente, ha scaldato il pubblico per Gastone Gismondi, candidato Sindaco, accolto da grandi applausi e da un’ovazione finale. Insomma, se c’era qualche curioso o qualche infiltrato, era certamente in netta minoranza.
C’erano anche Sindaco e Vicesindaco di Montegranaro. Quest’ultimo è rimasto fuori dai recinti, ha osservato la scena da lontano con un’espressione piuttosto attonita. Anche la Mancini osservava da lontano, con un sorriso sghembo e lo sguardo puntato più sulla gente che arrivava che al palco, come volesse segnarsi i nomi di tutti i presenti. Ha salutato, come da dovere, le autorità locali intervenute, ma non si è avvicinata a Salvini, che sarà pure venuto in veste di capo di partito, ma è pur sempre un’istituzione, il Vicepresidente del Consiglio e il Ministro degli Interni. Ma il saluto del Sindaco non l’ha meritato.
Poi c’è il giallo della corrente per il palco, che viene negata, poi concessa, poi negata e poi concessa. Ma su questo cercheremo di capire meglio nelle prossime ore. Intanto resta il dato: un botto di gente per Salvini, social impazziti e qualche dolore di fegato qua e là, tra chi lamenta cattività domestiche e chi si preoccupa per fantomatiche derive fasciste. Magari interrogarsi sulla fine che sta facendo la sinistra e sul perché, piuttosto che dare al Popolo del somaro, sarebbe più intelligente.

Luca Craia