domenica 28 aprile 2019

Presentazione delle liste: Gismondi batte Mancini 5 - 2.

Se le elezioni si vincessero contando il pubblico che partecipa alla presentazione della lista, La Strada Giusta avrebbe perso di brutto. Dalle foto che ci sono state mandate della manifestazione di ieri allo stadio La Croce (non sono andato per ovvi motivi ma avevo degli amici sul posto andati appositamente per documentarmi), si fa presto a fare un rapido conteggio delle persone presenti. E il conteggio è impietoso: al massimo 200 persone, molte delle quali sono sembrate più interessate alla porchetta che ai proclami dei candidati.
Il teatro La Perla pieno per Gismondi
Se la competizione elettorale si riducesse a questo, dicevamo, Gastone Gismondi avrebbe vinto con vantaggio, visto che la presentazione della sua lista al teatro La Perla ha visto la struttura stracolma con almeno 500 presenti. E lì, da mangiare, non c'era nulla.
Ma le lezioni, lo sappiamo bene, sono tutt'altra cosa. Nel segreto della cabina elettorale non ci sono panini con la porchetta che contano. Conta quello che si è fatto, come lo si è fatto, conta, per chi ha governato, cosa lascia alla cittadinanza; conta, per chi si propone di governare, quanto siano credibili le proprie proposte. 
L'amministrazione Mancini ha fatto diverse cose, che possono piacere o non piacere, che possono essere ritenute utili o inutili, addirittura dannose, in qualche caso. Quello che, però, l'amministrazione Mancini lascia alla cittadinanza di Montegranaro è un paese diviso da odi e rancori mai visti prima. Lo stesso Sindaco, arringando alla folla, se di folla si può parlare, ieri ha sostanzialmente ammesso di essere stata troppo distante dal rapporto diretto coi cittadini amministrati. Il problema, però, è molto più grave: il modus operandi di questa Giunta è stato estremamente divisivo e ha letteralmente spaccato il paese in due, creando un danno sociale che sarà difficilissimo riparare.
Forse è anche per questo che ieri c'era poca gente, nonostante la porchetta. Le distanze, le barriere, i rancori e gli odi potrebbero essere ben più forti della fragranza di un panino gustoso.

Luca Craia