lunedì 18 marzo 2019

Giardino in piazza, occasione sprecata.


Non è la prima volta che capita e, quindi, non è la prima volta che andiamo a fare queste considerazioni. Ma, si sa, repetita iuvant o, almeno, si spera. Il Giardino in Piazza è una bella idea, lo dico da sempre e lo ripeto senza remore: è un evento gradevole, rispettoso del contesto in cui è inserito, ossia il centro storico (fatta eccezione per la musica a palla che a qualcuno pare piacere tanto ma che non c’azzecca niente), attrattivo al punto giusto. Per questo infilarlo all’interno di un’altra manifestazione, per di più consolidatissima e di successo più o meno garantito come può essere la tradizionale fiera di San Giuseppe, è un autentico spreco.
Mi dicono che c’era gente. Io non so dirlo perché sono uscito tardi e quando sono arrivato c’era un deserto reso ancora più inospitale dalla succitata musica a palla, ma pare che, durante la giornata, piazza Mazzini sia stata frequentata e bella vivace. Ma il centro è sempre frequentato e vivace durante le fiere, benchè mi pare che, anche in questi casi, si registra una certa disaffezione e un conseguente calo della presenza di pubblico. In ogni caso, se c’è la fiera, normalmente c’è gente in giro. In altre domeniche, invece, assistiamo al consueto mortorio. Ecco, quindi, lo spreco: il Giardino in Piazza poteva essere collocato in un’altra data, portando gente e regalando al centro un’altra giornata di vita. Così non è stato e pace. Peccato.

Luca Craia