mercoledì 13 febbraio 2019

Case popolari. Antonelli prova a cambiare il regolamento a Montegranaro. Mozione nel prossimo Consiglio.


È passato un anno da quando le associazioni montegranaresi aventi per oggetto sociale la tutela del centro storico, Arkeo, Città Vecchia e Il Labirinto, incontrarono i rappresentanti dei Gruppi Consigliari per promuovere delle modifiche al regolamento di assegnazione degli alloggi popolari. La volontà delle associazioni era di evitare quello che sta accadendo ovunque e in ogni settore ove vi siano sussidi e aiuti per le classi più deboli, ossia che cittadini stranieri, per effetto di meccanismi che non tengono conto delle reali condizioni economiche dei soggetti, siano palesemente avvantaggiati rispetto ai cittadini italiani. Il concetto è semplice: equiparare i diritti in modo di non ghettizzare ulteriormente zone urbane già in situazioni di degrado.
Da quell’incontro uscimmo con un impegno da parte di tutte le forze politiche, in particolare da quelle di maggioranza, perché si studiassero le modifiche da apportare al regolamento comunale ma, a oggi, l’intento non è stato rispettato né si ha avuta alcuna notizia del tavolo che sarebbe dovuto sorgere già da un anno.
Ecco allora che il Presidente del Consiglio Comunale, Walter Antonelli, che è sempre stato molto sensibile sull’argomento e per primo interpretò politicamente questa necessità, si smarca e si muove da solo, presentando in Consiglio Comunale una mozione che impegna il Consiglio stesso a modificare il regolamento nei termini del patrimonio immobiliare del richiedente l’abitazione. La mozione di Antonelli va a intervenire proprio sul criterio con cui, fino a oggi, si è soltanto stimato il patrimonio immobiliare presente in Italia. Antonelli vorrebbe introdurre la certificazione del patrimonio immobiliare in patria, dando la possibilità di autocertificarsi per un anno, dopo di che sarà obbligatorio fornire un documento ufficiale che attesti quanto e se si possiede in immobili.
La mozione è lineare e perfettamente condivisibile, perché parte da un principio di equità. Del resto, su questo principio, si erano dette concordi tutte le forze politiche cittadine. Per questo motivo ci sarebbe da aspettarsi una sua approvazione unanime. Ma, come ben sappiamo, in politica tutto è possibile, per cui attenderemo che la mozione arrivi in aula per vedere come i Gruppi Consiliari si muoveranno.

Luca Craia