mercoledì 9 gennaio 2019

Stranieri ubriachi e molesti: il Prefetto di Fermo li caccia e i TAR ce li restituisce


Ubriachi, hanno messo sottosopra la struttura che li ospitava, il CAS di Fermo presso il Seminario, spintonando il personale e creando una situazione caotica. Sono intervenute le forze dell’ordine, c’è stata una denuncia e il Prefetto di Fermo ha emesso un decreto di espulsione. Uno dei richiedenti asilo coinvolti, però, probabilmente ben consigliato, ha pensato bene di fare ricorso al TAR. E il TAR gli ha dato ragione.
Sembra infatti che i rapporti su quanto accaduto siano, almeno per i giudici amministrativi, troppo vaghi. Il Corriere Adriatico di oggi parla di questi personaggi come di ubriachi e “un po’ violenti”. Evidentemente ci deve essere un’unità di misura per la violenza e dei parametri per stabilire quando uno è abbastanza violento per essere pericoloso. In questo caso “un po’ violenti” sembra non essere sufficiente. Quindi, sempre secondo il Tribunale Amministrativo Regionale, dei richiedenti asilo che si rifiutano di svolgere le mansioni a cui sono chiamati dalla struttura ospitante, si ubriacano e mettono le mani addosso al personale che si occupa di loro, non sono abbastanza pericolosi per meritare di essere rimandati a casa. Possono restare qui.
La contromisura suggerita pare essere di “separare il gruppo” dei facinorosi, come si fa a scuola coi bambini discoli. Solo che questi non sono né bambini né discoli. Quando ci domandiamo come mai gli Italiani stiano diventando così intolleranti nei confronti degli stranieri, magari ricordiamoci di episodi come questo, che spiegano molte cose.

Luca Craia