martedì 29 gennaio 2019

Sciapichetti paragona la situazione dell’Hotel House a quella dei terremotati


Ha lasciato sbigottiti in molti l’intervento dell’Assessore Regionale Angelo Sciapichetti nella seduta odierna del Consiglio Regionale, quando, durante la discussione della mozione 434, proposta dal Consigliere Rapa e dall’Assessore Pieroni, se ne è uscito con un paragone tra la situazione degli occupanti l’Hotel House di Porto Recanati e quella dei terremotati che potrebbe spiegare molte cose circa l’idea generale che lo stesso assessore ha della ricostruzione.
La discussione verteva sul fatto che la Regione potesse o non potesse intervenire all’Hotel House anche in sostituzione del privato, datosi che la situazione del famigerato stabile occupato per la maggior parte da stranieri e oasi di illegalità vede anche il mancato pagamento di tariffe e servizi che ha contribuito a generare la situazione di degrado attuale. E qui Sciapichetti ha detto testualmente: “se oggi non avessimo noi responsabilmente (…) messo sul piatto 100.000 Euro l’anno scorso per risolvere il problema in quel palazzo di fronte a un’ordinanza del Sindaco di Porto Recanati che chiedeva lo sgombero (in realtà ha detto sgombro, n.d.r.) qualora non si fosse proceduto nei tempi stabiliti alla messa a norma dell’antincendio, oggi qui staremmo a raccontare un altro tema, un’altra questione”.
E ha proseguiti: “Noi ci siamo fatti carico di quel problema pur sapendo che era un edificio privato” e, rivolgendosi al Consigliere Sandro Zaffiri, “quando dice lei che non vogliamo l’intervento pubblico per i privati, dico che è discutibile la frase, perché lì dentro ci sono non solo extracomunitari, ci sono anche Italiani che fanno il loro dovere e che risiedono e abitano lì, e se dovessimo applicare questa teoria, dovremmo andare dai terremotati a dire che non vogliamo l’intervento pubblico per ricostruire le case dei terremotati”.
Pare evidente che l’Assessore Sciapichetti faccia un po’ di confusione: la Regione è intervenuta per la messa a norma dell’Hotel House riguardo le normative antincendio in quanto la stessa non è stata effettuata dagli inquilini che si sono rifiutati di pagare. I terremotati, invece, hanno pagato tasse e imposte e si trovano nella situazione attuale non perché non hanno adempito a norme e regole ma perché c’è stato un terremoto, una catastrofe. Gli inquilini dell’Hotel House hanno deciso di non pagare ed è intervenuta la Regione al posto loro. I terremotati non hanno deciso di far venire il terremoto, non hanno deciso di far morire i loro cari sotto le macerie, non hanno deciso di vivere due anni e mezzo da sfollati. Se l’Assessore, e con lui la Giunta Regionale, non si chiariscono le idee su questo punto, non possiamo certo aspettarci nulla di buono.

Luca Craia
2.12