"OCCORRE INVESTIRE SU QUESTA ECCELLENZA CHE
OFFRE UN SERVIZIO ESSENZIALE PER LE MAMME E I NASCITURI"
Comunicato integrale
Si è svolta stamattina la visita di due
rappresentanti istituzionali di Fratelli d'Italia, il deputato Francesco
Acquaroli e il capogruppo regionale Elena Leonardi presso l'Ospedale Santa Casa
di Loreto. Eccellenze e criticità sono state oggetto di sopralluogo, su invito
del consigliere comunale Gianluca Castagnani, presente alla visita, al fine di
tenere sempre alta l'attenzione di quello che è un particolare Ospedale, sia
per il bacino di utenza sia per la presenza del Santuario Mariano.
L'occasione è stata fornita dal desiderio di
conoscere a fondo il Centro Diagnosi Prenatale: una vera e propria unicità, da
Bologna a Bari, che ha visto, nel giro di soli due anni dalla sua
inaugurazione, un afflusso di gestanti veramente considerevole. Quasi settemila
prestazioni annue con un tempo di attesa di soli 4 giorni dalla prenotazione,
fanno capire il livello di qualità e di passione che si mettono in questa
struttura dipartimentale.
"La diagnosi prenatale è uno strumento
importantissimo – continua la Vicepresidente Commissione Sanità regionale Elena
Leonardi - in cui la presa in carico del nascituro avviene sin dalla fase
embrionale e che consente non solo di individuare eventuali problematiche
definendo le azioni di intervento più efficaci, sia nel grembo materno che dopo
il parto, ma anche di essere di valido supporto alla famiglia. "
L'inversione di tendenza, nella mobilità, verso
questo Centro fa capire – affermano la capogruppo di Fratelli d'Italia Leonardi
e il deputato Acquaroli - che questa realtà va implementata e messa a regime.
Chiedo pertanto ufficialmente, prosegue Leonardi, concreti investimenti
nell'organico della struttura sia nelle figure delle ostetriche sia di particolari
professionalità come ad esempio il medico genetista. Per l'onorevole Francesco
Acquaroli, l'egregio lavoro del dottor Cecchi, che sovrintende il reparto, va
sostenuto, e, credere su di esso significa anche investire su questi progetti
che sono - prosegue Acquaroli – opportunità che l'Asur non può perdere. Dotare
di strumentazioni aggiuntive, continua Acquaroli – come ecografi e in futuro
una particolare risonanza per la diagnosi prenatale – costituirebbero degli
esempi di come può funzionare al meglio la sanità pubblica.
Leonardi ed Acquaroli hanno poi visitato gli altri
reparti ricevendo informazioni ma chiedendo anche spiegazioni sulle criticità
da risolvere; nel caso della radiologia, anche su sollecito di Castagnani, la
Leonardi ha potuto verificare di persona come la rottura della cosiddetta
"scopia" impedisce di fare diagnosi approfondite durante la sessione
di raggi "X", oppure l'ecografo che vede i cosiddetti cristalli della
sonda da ben 8 mesi ancora non sostituiti. Un'altra sollecitazione riguarda
l'ontopantomografo ancora non riparato e i frigoriferi per la custodia di
alcuni medicinali particolari, come quello del al PAT. Per quest'ultimo è
evidente che, con l'elevato numero di accessi, occorre rivedere, anche per il
fatto che Loreto si trova a meno di trenta chilometri dal cratere sismico, il
ritorno ad un Punto di Primo Intervento con adeguate figure professionali ed
una eventuale macchina per raggi "X" nei locali retrostanti.