mercoledì 19 dicembre 2018

Torna il cinema a Montegranaro, ma non la voglia di farlo. La cultura affidata alle associazioni. La latitanza dell’assessorato.


Torna il cinema al La Perla di Montegranaro, ed è una buona notizia. Torna per iniziativa del Circolo Metropolis che, ormai da qualche anno, in qualche modo salva Montegranaro dalla totale assenza della settima arte, dopo che si è deciso di non digitalizzare il La Perla. Metropolis propone un bel cartellone natalizio, adatto a grandi e piccoli, con un biglietto di 5 Euro che è molto accattivante. Iniziativa molto buona, quindi, che segna ancora un punto a favore dell’associazione che insiste nel cercare di far sopravvivere le sale storiche, massacrate dai multisala.
È, però, soltanto un’iniziativa temporanea, purtroppo, concentrata nel periodo natalizio. Non si sa, al momento, se ci sarà qualche nuovo appuntamento sparso nell’arco della stagione. Non si sa perché l’assessorato alla cultura non ha un programma definito per quanto riguarda il cinema, e si affida, come in ogni cosa, alle proposte che vengono sottoposte da associazioni e volontari. In questo caso è Metropolis, in altri casi sono le varie associazioni culturali che operano sul territorio, sull’opera delle quali si basa gran parte della programmazione dell’assessorato.
 Se Montegranaro ha un qualcosa che assomiglia a una programmazione culturale, tolti la stagione teatrale e Veregra Street, lo si deve all’impegno delle associazioni e dei privati. L’Assessore si limita, per gran parte del suo tempo, a coordinare, e neanche tanto bene, le varie attività proposte. Si limita non è esatto, perché lo sforzo maggiore pare essere quello di apparirne l’artefice, cosa che, tutto sommato, gli riesce bene.
In questo modo, però, Montegranaro non cresce. È necessario l’impegno concreto dell’Amministrazione Pubblica per far sì che la programmazione culturale sia efficace non solo a livello di intrattenimento ma anche portando benefici concreti al paese, anche in termini economici. Ecco che il cinema, come ho più volte spiegato su queste pagine, assume un ruolo essenziale per la rivitalizzazione del centro, un centro sempre più morto. Il concetto è semplice: il cinema porta gente in centro, poca o tanta che sia, ma per farlo è necessario che la sua programmazione sia costante e sistematica. Significa che bisogna investire nella sala, un investimento che non pare così cospicuo, in modo che la si possa affidare a un gestore definito, e qui potrebbe andare bene anche Metropolis, che la tenga aperta e funzionante per tutto l’anno. Significa, in soldoni, che l’assessore deve curare un po’ meno i comunicati e occuparsi di programmazione, anche cercando di avere, finalmente, un capitale da investire. Ma ormai mi sa che è tardi.

Luca Craia