sabato 15 dicembre 2018

Manifestazione antifascista a Civitanova. L’ira dei commercianti: così ammazzate lo shopping natalizio.


Sono inferociti i commercianti del centro di Civitanova Marche. Indire una manifestazione proprio oggi, 15 dicembre, giorno tradizionalmente di shopping natalizio, e per farlo bloccare gran parte del centro della città, quel centro che già soffre enormemente la concorrenza dei centri commerciali, significa non avere idea di quali siano le reali necessità di Civitanova, oppure infischiarsene.
Per carità: il diritto a manifestare è sacrosanto, ma bisognerebbe farlo andando verso il bene comune e non per motivazione ideologiche che, in un momento di grave crisi come questo, possono passare tranquillamente in secondo piano rispetto alle necessità dei cittadini. E i cittadini civitanovesi che lavorano e vivono di commercio, con le attività di un centro che sta morendo sempre più a causa delle politiche commerciali suicide che favoriscono sempre più la nascita di grandi poli esterni al tessuto urbano, oggi sono arrabbiati, e hanno ragione.
A dire il vero, l’Amministrazione Comunale aveva cercato di convincere gli organizzatori della manifestazione a posticiparla a dopo le Feste, ma sembra che non ci sia riuscita. Civitanova bloccata, quindi, e danni economici ai commercianti che hanno sfogato la propria rabbia sui social network, in particolare nel gruppo Facebook “Civitanova Speakers’ Corner”. Quando la sinistra italiana tornerà sul pianeta Terra, sarà sempre troppo tardi.

Luca Craia