sabato 8 dicembre 2018

La nuova sinistra dei ricconi si spella le mani per Mattarella alla Scala

Fa notizia l'ovazione riservata al Presidente della Repubblica Mattarella alla prima della scala di ieri sera. Fa notizia o, meglio, si vuole che faccia notizia in modo da dimostrare che il popolo è con il Presidente. Ma quel popolo che si spenga le mani per Mattarella non è certamente fatto di quegli operai che hanno sempre costituito l'elettorato di sinistra italiano, operai che, alla Scala, non sono mai entrati perché non possono permetterselo. Applaudire con veemenza il Presidente più politicizzato della storia della Repubblica Italiana c'è un popolo costituito di gente che può permettersi un biglietto da 2500 Euro, un popolo che è quanto di più distante da quello elettorato di sinistra storico che oggi non plaude né Mattarella né quella sinistra che, negli anni, si è talmente allontanata dal proprio Popolo da diventare una forza liberale e, a tratti, reazionaria.
Del resto, a sostenere le tesi politiche del PD, in gran parte c'è gente con pochissimi problemi economici, che vive nelle proprie dimore ovattate, ben protetta dai mali che affliggono il mondo e gli italiani meno fortunati di loro. Oggi vota a sinistra una classe sociale che non ha più nulla a che vedere con la classe operaia di un tempo, una classe sociale che non ha la minima idea di quali siano i problemi che l'italiano medio deve affrontare quotidianamente per sopravvivere. Sono questi che applaudono Mattarella. E sono pochi. In realtà, dentro il teatro della Scala, tutto sommato ci entrano poche persone.

Luca Craia