Pensavo che l’insana passione dell’assessore alla cultura del
Comune di Montegranaro, Giacomo Beverati, fosse passata alla prova del fatto
che, certe manifestazioni, organizzate di domenica, funzionano molto ma molto
ma molto meglio. Dopo aver collocato di sabato, per anni, le sue iniziative, le
uniche da lui concepite, visto che, in genere, si affida a quelle degli altri
e, al massimo, le promuove anche in modo piuttosto raffazzonato, e aver
raccolto risultati mediocri, ultimamente aveva organizzato i suoi amati
mercatini di domenica, migliorandone di molto il successo.
La manifestazione primaverile in piazza Mazzini, per
esempio, andò piuttosto bene. Ma anche guardando le iniziative altrui, alle
quali, se non riesce a farle proprie, in genere il Comune di Montegranaro tende
a mettere i bastoni tra le ruote, ci si accorge che, di domenica funzionano.
Vedi l’ultima castagnata AVIS, per esempio. Sarà perché, incredibile ma vero,
di sabato c’è gente che lavora, o c’è gente che approfitta per fare
commissioni, faccende domestiche, lavoretti vari. Mi rendo conto che, per chi
col termine “lavoro” non ha grande dimestichezza, comprendere questo concetto
basilare non sia agevolissimo, ma il sabato la gente è impegnata, la domenica molto meno. Ecco
svelato, quindi, il mistero per cui la domenica le manifestazioni riescono
meglio.
Dicevamo, si pensava che fosse guarito, l’assessore, dalla
sua passione insana per il sabato e, invece, assistiamo a una preoccupante
ricaduta: i mercatini di Natale li organizza, udite udite, proprio sabato 15
dicembre. Voi direte: ci sarà un’altra manifestazione la domenica. Invece no, domenica
c’è un concerto di musica classica, ma la piazza è libera e si poteva
approfittare per ravvivare un pochino il centro che, di domenica, è un mortorio
da prefiche silenti. Invece no, i mercatini, Beverati, li fa di sabato, perché a
lui gli piace così. Che c’avrà da fare la domenica l’assessore rimane un bel
mistero.
Luca Craia