Comincio a preoccuparmi. Mi preoccupo perché da tempo noto
un acuirsi dell’atavica cattiveria della sinistra italiana, derivante dalla
sempre esistita spocchia che, con l’improvvisa quanto non prevista mancanza del
potere, si è trasformata rapidamente in odio e rancore, non solo nei confronti
dell’avversario politico, ma anche e soprattutto verso chiunque manifesti un
pensiero in qualche modo difforme da quello accettato e codificato come di sinistra.
Il pensiero di sinistra, oggi, è un non pensiero, è la mera applicazione di dogmi
politici che fanno del militante una sorta di bigotto laico che non mette nulla
in discussione, non si pone domande, non ha mai il minimo dubbio in quanto la
sua fede politica è la sua roccia e la sua salvezza. E chiunque non si uniformi
è un infedele, in una sorta di talebanismo radical che crea l’allucinazione
collettiva di orde di fascisti pronte a togliere ogni libertà all’Italia, dimenticando
che gli unici a togliere delle libertà agli Italiani, negli ultimi vent’anni,
sono stati sempre e solo gli esponenti di sinistra succedutisi al potere.
Sono rimasti pochi, a sinistra, ma non pochissimi. E sono
parecchio incattiviti. Io ne ho prova quotidiana, ricevendo pacchi di insulti
sul blog e su Facebook, insulti spesso infarciti di minacce di fantomatiche
azioni legali in quanto, nella mente ormai offuscata di questi individui, la
semplice libera esposizione del proprio pensiero costituisce reato. Ma in giro
c’è di peggio: dalle scritte violente sugli striscioni ai fantocci degli
avversari politici bruciati in piazza, passando per i simulacri, i simboli del
temuto fascismo resi oggetto di scherno e violenza. Tutto si giustifica con un
daje al fascista che lascia sbigottiti, in quanto gli unici fascisti che si
vedono realmente in giro sono i pittoreschi esponenti di Forza Nuova, Casapound
e altri movimentini da cabaret. Per il resto, il pericolo fascista è solo uno spettro
nella mente obnubilata di qualcuno, magari abilmente indotto da qualcun altro un
po’ più scaltro.
Da qui la preoccupazione. Perché se tutta questa violenza
potesse tornare a possedere il sostegno del potere, le minacce sentite da più
parti, ultima quella di un personaggio televisivo di quarto o quinto livello, di
andare a cercare gli avversari, i cosiddetti terribili fascisti, casa per casa potrebbero divenbtare concrete.
E, se le scosse che stanno facendo traballare il governo giallo-verde
riuscissero nell’intento, e se tornasse un governo tecnico avallato dal
Presidente della Repubblica, sempre meno garante della Costituzione e più di
altri poteri, credo che qualche timore possa essere fondato. E io, antifascista
e anti totalitarista da sempre, tacciato di fascismo solo per avere un mio
pensiero, vedrei forse arrivare i fascisti veri, mascherati da antifascisti,
sulla porta di casa. Una prospettiva poco tranquillizzante.
Luca Craia