lunedì 12 novembre 2018

Discarica Torre San Patrizio. C’è anche il futuro ospedale a un passo. Gli altri comuni che fanno?


La questione dell’ampliamento della discarica di Contrada San Pietro, scoppiata all’improvviso nei giorni scorsi dopo che alcuni abitanti di Torre San Patrizio si sono accorti della delibera che ne autorizzava i lavori per poi allertare il Comitato "Tutela Ambiente", non riguarda soltanto il paese del Fermano sul cui territorio ricade l’area. Infatti, se il centro di Torre San Patrizio dista dall’impianto 2,7 chilometri in linea d’aria, non va molto meglio per i paesi limitrofi. Per esempio, Monte Urano è a 3,1 km, Campiglione (Fermo) a 2,6, Montegranaro a 4,9, Monte San Giusto a 6,6. Sono tutti molto vicini e tutti interessati sia ai miasmi che molto spesso si sentono in maniera molto distinta, sia a eventuali esalazioni dannose che potrebbero venire sia dalla vasca che dalla vicina centrale a biomasse, anch’essa in odore di ampliamento.
È molto preoccupante, secondo me, anche l’estrema vicinanza dell’area dove dovrebbe sorgere il nuovo ospedale generale di zona per la Provincia di Fermo, area che dista dalla discarica soltanto 1,8 chilometri. Costruire ex novo un ospedale a un passo da un luogo obiettivamente poco salubre pare quanto meno azzardato.
Tornando ai comuni limitrofi, è possibile che le amministrazioni comunali degli stessi non fossero informate dell’ampliamento della vasca. Ricordiamo che la vecchia vasca, di 119.000 metri cubi, è giunta a saturazione e quindi si rende necessario aprirne una nuova, stavolta di una cubatura bel superiore, ossia 380.000 metri cubi. Difficile quindi pensare che la quantità di materiale smaltito rimanga invariata come invece afferma il Sindaco di Torre San Patrizio, Giuseppe Barbabella. Tornando ai comuni limitrofi che, come abbiamo visto, sono molto vicini alla discarica, pur ammettendo che non ci sia stata informazione da parte di Torre San Patrizio, ora l’informazione c’è e ci si aspetterebbe che le amministrazioni comunali si attivino per scongiurare ogni pericolo per la cittadinanza, cosa che non è accaduta quando si trattò, nel 2012, dell’apertura della centrale a biomasse.

Luca Craia