Diciamo che Oriettona,
superospite (ben pagata) del sabato sera festaiolo montegranarese, ai giovani
(e anche a quelli ancora convinti di essere tali) non è piaciuta granchè.
Evidentemente l'hard rock non va più di moda. Certo è che, magari, con la
stessa cifra si poteva puntare a qualcosa di più “universale”, che potesse
scontentare tutti, anziani compresi. Ma posso capire Marino Stizza, che ha la sua
età e che presiede il Comitato Festeggiamenti di San Serafino dai tempi dei
dinosauri: Marino ha la sua formula, ha sempre funzionato e non si vede perché la
debba cambiare. Se negli anni ’80 facevamo venire star internazionali del
calibro di Little Tony o dei Ricchi e Poveri, oggi Orietta Berti è quanto di
più coerente si possa immaginare. E poi il vintage va di moda.
Certo, qualche idea un po’ più
fresca non guasterebbe, ma per quanto mi riguarda va bene così: del resto
Marino è uno che ci mette l’anima in quello che fa e lo fa da sempre, e solo
per questo, sapendo quanto è difficile fare qualcosa di concreto per
Montegranaro, paese stranissimo e decisamente ingrato, Marino andrebbe solo
ringraziato, che ci piaccia o non ci piaccia l’Oriettona nazionale.
Mi ha molto divertito la
risposta dell'assessore BassoQuelloAlto a un suo amico su Facebook, risposta
riferitami in quanto non ho la fortuna di poter leggere direttamente quello che
il giovane amministratore scrive, dato che mi ha bloccato (lui, però, quello
che scrivo io lo legge e ogni tanto interviene pure, potere della democrazia).
L’assessore ha spiegato al suo amico virtuale, il quale si lamentava, appunto,
della presenza ben pagata di Orietta Berti e auspicava l’ingaggio di Pippo Franco,
che l’Amministrazione Comunale non c’entra niente con le scelte del Comitato
Festeggiamenti. Verissimo: il Comitato agisce in autonomia e paga di tasca
propria. Solo che, fino al giorno prima, uscivano comunicati stampa dell’Amministrazione
Comunale in base ai quali pareva che avessero organizzato e pagato tutto loro. Metti
la medaglia, leva la medaglia.
Luca
Craia