giovedì 18 ottobre 2018

La Regione Marche scopre che le SAE sono fatte male. Adesso i danni, ma perché non si è vigilato?


Vedere l’assessore Sciapichetti indignatissimo, che paventa richieste di risarcimenti danni addirittura di immagine al Consorzio Arcale dopo aver capito, vivadio, che le SAE sono una fetecchia incredibile, fa contemporaneamente tenerezza e rabbia. La tenerezza è dovuta al vedere quest’uomo non sapere più che pesci pigliare, non sapere più cosa inventarsi, arrampicato su specchi bagnati in una sorta di free climbing destinato al precipizio. Si accorge solo ora, l’assessore, eppure non è che non ci siano stati segnali: già un anno fa si parlava di inadempimenti, di scarsa qualità, di problemi anche piuttosto seri. Ma, a fronte dell’evidenza di una qualità costruttiva meno che ignobile, sono seguiti una campagna stampa tesa a minimizzare e un’azione correttiva pari a zero.
Si potevano mandare ispezioni, si poteva pretendere il rispetto del capitolato, si poteva imporre la qualità ma, a parte qualche sparata propagandistica sulla stampa, che assomiglia tanto a quella odierna, non è stato fatto nulla, le SAE sono state consegnate a gente che già è abbastanza sbattuta di suo, tra deportazioni di massa, situazioni al limite del disumano, separazioni, disagi e chi più ne ha più ne metta, senza curarsi se queste fossero abitabili, se avessero potuto ospitare la vita di una famiglia per un lungo periodo. Si sapeva che non andavano bene, ma sono state consegnate lo stesso e ad Arcale non è stato fatto nulla.
Non amo fare dietrologia, di solito, di fronte ai problemi, preferisco chi guarda alla soluzione e al futuro piuttosto chi si arrovella nella ricerca delle responsabilità. Ma, in questo caso, le responsabilità sono così evidenti e così grosse che non si può non parlarne, anche perché qualsiasi soluzione prospettata da questa gente, che da due anni e passa prende i terremotati per i fondelli, non appare più credibile.
Chieda i danni, allora, Sciapichetti. Ma coi danni non risolviamo nulla. Invece ci spieghi cosa si vuole fare per dare dignità ai terremotati a cui è stata consegnata una ciofeca ignobile spacciandola per una casa, come si vuole fare per dare un’abitazione a chi è stato messo a vivere in un ammasso di compensati marci, quali prospettive si vogliono dare a queste persone che hanno provato a tornare a vivere nella loro terra e si ritrovano di nuovo senza casa, terremotati infiniti. Coi danni che Arcale pagherà, se mai pagherà, non risolviamo niente.

Luca Craia

Foto: Picusonline