venerdì 5 ottobre 2018

Il comitato 5 luglio a difesa del sindaco di Riace. Un flash mob più flash che mob.

Per fare un flash mob ci vuole una moltitudine. Non lo dico io, lo dice la traduzione letteraria del termine. A Fermo si è tenuto un flash mob dove il flash è inequivocabile ma il mob proprio non c'è. Erano veramente quattro gatti all'iniziativa del comitato 5 luglio, gli organizzatori, qualche amico fidato, e il giornalista di Cronache Fermane, Andrea Braconi, che non perde mai occasione per rincuorarci sul suo essere piuttosto schierato politicamente. In effetti Cronache Fermane è l'unico notiziario che, per ora, ha dato notizia di questa cosa minima, che potremmo considerare insignificante se non fosse che gli organizzatori sono persino rappresentati in Consiglio Comunale a Fermo, capoluogo di Provincia.
E sono gli stessi che, nonostante le sentenze della magistratura, nonostante le indagini delle forze dell'ordine, hanno continuato fino all'assurdo a voler far passare Fermo per una città razzista. Ora gli si presenta l'occasione di difendere il Sindaco di Riace, anch'egli sotto accusa da parte della magistratura per illeciti nella gestione della cosa pubblica, e i nostri non possono certo perderla. Quantomeno, stavolta, Fermo ne esce pulita.
Ma, a parte l'inconsistenza della manifestazione, va rimarcata la mentalità che non si fa scrupolo di mettersi sotto i piedi legalità, giustizia e rispetto delle istituzioni, in questo caso specifico la magistratura, per promulgare e fare catechesi col proprio ideale politico. Non c'è sentenza, c'è un'indagine in corso, ma il sindaco di Riace, secondo i nostri, è comunque innocente, in barba al terzo potere dello Stato. Che cosa si voglia significare con una manifestazione autolesionista come questa è un bel mistero. A parte il suicidio politico della sinistra, che somiglia sempre più a una tortura autoinflitta, non si riesce a capire cosa si volesse manifestare. Forse che, quando uno la pensa come loro, può tranquillamente mettersi sotto i piedi le leggi dello Stato. In effetti il messaggio che arriva è proprio questo.
A me dispiace, perché sono convinto che una sinistra, in Italia, sia necessaria. Ma, se la sinistra continua ad avanzare con questa intelligenza, meglio l'estinzione che questa prolungata sofferenza.
N.B.: la foto è di un flash mob vero, non di quello di Fermo di cui le uniche foto sono sotto copyright di Cronache Fermane.

Luca Craia