giovedì 25 ottobre 2018

Centro storico e sacche di illegalità. Non consentiamo più che accada quello che è accaduto a Desiree.


Ieri ho pubblicato le foto di un rudere del centro storico di Montegranaro (leggi l’articolo), foto terrificanti che testimoniano come queste case diroccate vengano utilizzate come dimora da chi si adatta a vivere come una bestia, noncurante di condizioni igieniche inumane e del pericolo stesso che entrare in certi posti implica. Sono sacche di illegalità pericolosissime, sia perché è evidente che la cosa sia radicata, ma anche e soprattutto perché c’è una presunzione di impunibilità che diventa reale dal fatto stesso che queste cose vengono denunciate da anni ma nessuno è mai intervenuto. Si pensa a piani di recupero del centro storico tramite il co-housing e l’inclusione sociale, ma queste situazioni testimoniano che, prima di giungere a qualcosa che possa somigliare all’integrazione, c’è tantissimo lavoro da fare e questo lavoro sembra non lo voglia fare nessuno.
Provo soltanto a immaginare cosa potrebbe accadere se una ragazzina venga trascinata in un tugurio come quello delle foto che ho pubblicato ieri. A occupare un luogo del genere non può esserci una persona che possiamo considerare normale, non può esserci una persona che possiamo considerare civile, non può esserci una persona che possiamo considerare sicura: non potrebbe viverci, nemmeno per pochi minuti. E non sono mai soli, gli occupanti di questi spazi, sono quelli che poi, quando accadono i fattacci, chiamiamo “branco”. Immaginate una ragazzina che venga trascinata lì dentro, provateci solo per un attimo, e ditemi se non provate orrore solo al pensiero. È già accaduto, purtroppo. Bisogna evitare che accada di nuovo. Bisogna agire subito. Non ci sono paragoni con le medine da fare, c’è da ridare dignità e sicurezza a questi luoghi. Si è perso anche troppo tempo.

Luca Craia