sabato 13 ottobre 2018

Caso Bischi: assolti Gismondi e Berdini. Anni di fango ingiustificato.


È contento, Gastone Gismondi, come è normale sia contento chi si senta sollevare da un peso che ha gravato sul proprio petto per anni. Il caso Bischi è stato una vicenda pesante sia per l’ex Sindaco di Montegranaro (e l’ex assessore al bilancio, Luigi Berdini) ma anche per l’attività politica montegranarese degli ultimi anni, avendo senza dubbio influenzato alcune vicende che hanno segnato la storia recente del paese, forse anche lo stesso tradimento dei “bassiani” nei confronti della Giunta Gismondi.
I fatti sono questi, semplificando molto: nel 2004, per seguire le vicende legate agli accordi con la Calepio Scavi, vicende che sappiamo aver avuto esiti estremamente infausti, l’allora Sindaco, Gianni Basso, incaricò l’avvocato Sparnanzoni dandogli anche facoltà di avvalersi di collaboratori terzi, tra cui, appunto, la dottoressa Barbara Bischi. Successivamente, terminato il contratto tra il Comune di Montegranaro e l’avvocato Sparnanzoni, l’avvocato Bischi chiese il saldo di quelle che riteneva essere le sue spettanze, spettanze che, però, non erano stabilite da alcun contratto scritto. Da qui il rifiuto di Gismondi, nel frattempo eletto Sindaco, e dell’assessore al bilancio Berdini, di soddisfare le richieste della Bischi.
Ne partì un procedimento legale duplice, sia penale che civile, che soltanto ieri è giunto alla sua conclusione. Dopo le due assoluzioni in sede penale, infatti, ieri Gismondi e Berdini sono stati assolti anche in sede civile. Una sentenza che solleva molto l’ex Sindaco anche perché stabilisce in maniera netta e precisa la mancata responsabilità di Gismondi mentre indica nel comportamento dell’allora Sindaco Basso dei rilievi di responsabilità. Il dispositivo di sentenza, infatti, recita: “assumono senz’altro rilievo la condotta del sindaco pro-tempore, Giovanni Basso, e quella del responsabile di settore”.
Sollievo, quindi, per Gismondi, ma anche il legittimo desiderio di ristabilire la verità, anche in funzione dell’utilizzo politico che è stato fatto di tutta la vicenda, utilizzo che ha senz’altro influenzato, come dicevamo, gli ultimi mesi dell’amministrazione da lui guidata ma anche l’esito delle successive elezioni amministrative. Sono molti, credo, quelli che dovranno scusarsi con Gastone Gismondi, anche se penso che nessuno lo farà. Poi, se Gismondi vorrà agire legalmente per avere la giusta soddisfazione, anche legale, per il torto e il danno subiti, ci sta tutto. Rimane il fatto che la popolarità dell’ex Sindaco non è stata minimamente intaccata da questa storia. Basti paragonare la passeggiata che Gismondi ha fatto ieri alla Fiera di San Serafino, letteralmente bloccato dai cittadini che lo salutavano e gli stringevano la mano, a quella triste e solitaria dell’attuale Sindaco.  

Luca Craia