giovedì 9 agosto 2018

OSTEOPATI: SIA RICONOSCIUTA LA LORO PROFESSIONALITA' ANCHE NELLA SANITA' MARCHIGIANA


ELENA LEONARDI (FRATELLI D'ITALIA): UNA MODIFICA AD UNA LEGGE REGIONALE CHE IDENTIFICHI LA FIGURA DELL'OSTEOPATA

Depositata in Consiglio Regionale la proposta di modifica di una legge del 2013 nella quale sono identificate varie figure professionali da riconoscere come medicine complementari.
Quello che si intende apportare è un contributo volto al riconoscimento dell'attività svolta dagli osteopati – esordisce la capogruppo di Fratelli d'Italia Elena Leonardi - una professione ormai molto diffusa tanto da essere oggetto dell'istituzione di “professione sanitaria”, assieme ai soggetti cosiddetti “chiropratici”, da parte di una legge nazionale datata 11 gennaio 2018, n. 3.
L'articolo 7 della norma nazionale afferma, che “nell'ambito delle professioni sanitarie sono individutate le professioni dell'osteopata e del chiropratico”, ma gli ambiti di attività e le funzioni caratterizzanti tali professioni devono essere definiti con successivi atti normativi e decreti dei Ministeri competenti di concerto tra loro.
Siamo però consapevoli che la pratica quotidiana supera spesso la teoria – prosegue Leonardi – e la lungaggine delle norme medesime, portano spesso ad un allugamento, oltre che all'incertezza, sulla definizione in concreto della parificazione di questa figura rispetto ad altre professioni sanitarie già definitivamente riconosciute. Avviene pertanto che l'attività dell'osteopata viene svolta oggi anche in famosi ospedali italiani, come approccio disciplinare su pazienti ricoverati in modo da incidere positivamente sull'accorciamento dei tempi di degenza e sul benessere psico-fisico degli stessi. Un esempio impattante – continua la rappresentante del partito della Meloni – è dato da quanto accade presso l'Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze, tramite il cosiddetto “approccio osteopatico nel reparto di neurochirugia”: i dati ci dicono che i tempi di ritorno a scuola, la valutazione del dolore e la riduzione del carico farmacologico sono risultati positivi; si afferma difatti di un “trend del calo del dolore e dell'abbassamento dei tempi di degenza del 12,6 per cento”.
Una vacanza normativa che la Leonardi, con questa proposta di legge, intende sanare perché nelle more dell'approvazione di una normativa certa ed inequivocabile, e da recepirsi anche a livello regionale, diverse sono le istanze che vorrebbero l'applicazione dell'osteopatia come attività collaterale e migliorativa della qualità della vita di bambini ed adulti anche nelle strutture sanitarie del servizio sanitario regionale. La Leonardi si augura una pronta e positiva risposta della Commissione Sanità della quale è Vicepresidente e del Consiglio Regionale successivamente per il voto finale.