giovedì 9 agosto 2018

Abbattimento della colonnetta di confine: e se non fosse un atto vandalico?


Nei giorni scorsi vi ho raccontato di quanto accaduto a una colonnetta di confine sul Monte dei Signori, nei pressi dei Pantani di Accumoli (leggi articolo). La colonnetta, antico manufatto risalente alla metà del XIX secolo, era una delle poche rimaste della linea di confine tra lo Stato Pontificio e il Regno delle Due Sicilie. Qualcuno ha pensato bene di buttarla giù, e tutti abbiamo pensato che si fosse trattato di un atto vandalico.
Prende però corpo un’ipotesi alternativa al puro atto vandalico. Sotto queste colonnette venivano poste delle medaglie, chiamate testimoni. Queste medaglie, del diametro di 10 centimetri per  1 centimetro di spessore, venivano fuse a Napoli e riportano sul recto il simbolo dei due regni confinanti e sul verso una citazione del trattato del 1840.
Ovviamente si tratta di oggetti molto rari e preziosi, ricercati da collezionisti e musei. Per questo è anche pensabile che qualcuno, a conoscenza di questo particolare, abbia commesso il danneggiamento con lo scopo di cercare questi preziosi manufatti. Un danno probabilmente inutile, in quanto, quando la colonnetta era eretta su terreni rocciosi, come in questo caso, e quindi difficili da scavare, il testimone veniva posto al lato, sotto una pietra, un mattone o un mucchietto di carbone. È quindi plausibile che il testimone di questa colonnetta fosse già sparito da tempo. Un ladro-vandalo e anche male informato, forse. O forse un semplice imbecille. Ringrazio Francesco Baldassarri per la consulenza storica e Simone Alesi per le foto.

Luca Craia