Cala l’asso, anzi, ne cala due, la Festa de L’Unità di Montegranaro
alla ricerca del pubblico perduto. Sabato sera due attrattive non da poco: il
Presidente della Regione Marte, Luca Ceriscioli e il tanto atteso stoccafisso.
Dovrebbero funzionare e portare un po’ di gente a quella che una volta era una
festa per tutto il paese e oggi è disertata anche dai comunisti incalliti e dagli
smarriti ex democristiani, nonostante la soddisfazione espressa, ma forse non
del tutto sincera, degli organizzatori. Certo, a guardare cosa accade in altre feste
analoghe, desertificate o addirittura soppresse per mancanza di persone, tutto
sommato quella montegranarese ancora se la cava: meglio quattro gatti che
nessuno, come avrebbe detto un tempo Catalano. Ma in passato era ben altra cosa
e qualche domanda se la dovrebbero fare.
Ceriscioli dovrebbe richiamare pubblico. Per esempio
potrebbero arrivare i terremotati dell’entroterra, non così distanti, anche perché
qualcuno sta ancora sulla costa in attesa che accada qualcosa. Poterebbero
venire a chiedere di persona al Presidente cosa ne pensi della ricostruzione
che non c’è, delle piste ciclabili, delle grotte sudatorie, degli sms solidali
eccetera eccetera. Magari di persona Ceriscioli risponde meglio, visto che i
messaggi, anche se li legge, poi li dimentica come ha fatto col mio della
scorsa settimana. Quindi credo che qualche persona, il Presidente, la porti.
Idem dicasi per lo stoccafisso, mitica prelibatezza
esclusiva della Festa degli ex comunisti, grande tentazione persino per me che
faccio fatica a non andare a prendermene una porzione. Credo, però, che gli
appassionati del merluzzo essiccato con le patate, preparato magistralmente,
credo come sempre, dal maestro Renzo, non diserteranno l’appuntamento. Insomma,
se non riempiono sabato, non riempiono più.
Luca Craia
(foto www.piattoforte.it)