mercoledì 29 agosto 2018

Come mai le notizie non riportano più la nazionalità dei criminali?


Pare inquietante che le notizie non riportino più la nazionalità degli autori di crimini o presunti tali. Il pedofilo arrestato a Sant'Elpidio a Mare, per esempio, non si sa se sia Italiano o straniero. Eppure, per avere un quadro più preciso, saperlo sarebbe importante: se Italiano, per chi sostiene che i crimini non hanno bandiera, se straniero, per chi sostiene il contrario e, comunque, statisticamente è importante saperlo.
Chissà come mai non ce lo dicono più? Non sarà perchè la tensione è salita talmente che, nel caso sia straniero, la situazione potrebbe sfuggire di mano, tanta è l'esasperazione? E questa esasperazione non è imputabile alle note intemperanze di Salvini, semmai a vent'anni di politica sull'immigrazione che ha puntato solo al profitto sulla pelle stessa dei migranti. E a scapito degli Italiani.
È vero che Salvini urla troppo e usa un linguaggio poco istituzionale. Ma parla come ha sempre fatto, da vent’anni a questa parte, e non è che adesso, improvvisamente, stimoli la violenza degli Italiani. La violenza degli Italiani, dei pochissimi Italiani violenti, scatta per l’esasperazione generale dovuta alle politiche attuate fino a oggi, quelle politiche che, anche se a braccio, il nuovo Governo sta cercando di smantellare.Gli Italiani sono sempre stati un popolo accogliente e aperto e se ora non sembrano esserlo più, le motivazioni vanno cercate e capite.
Un’esasperazione che nasce dalla netta e giustificata percezione di ingiustizia e di disparità di trattamento che, in più di un settore, è reale e palpabile. La sinistra, per troppi anni, si è dimenticata dei diritti delle classi deboli italiane per occuparsi quasi esclusivamente di quelle dei migranti, che avranno certo dei diritti, ma che non possono sostituirsi e non possono ottenerli a scapito degli Italiani che questi diritti hanno guadagnato, voluto, pagato.
Se oggi si dovesse evitare addirittura di dire la nazionalità dei criminali per evitare picchi di violenza, come pare, la responsabilità appartiene completamente a chi ha attuato queste politiche fino a ieri, per il solo scopo di garantire un sistema economico e, a tratti, criminale intessuto sulla pelle dei migranti. E i primi a farne le spese sono propri gli stranieri che oggi, data l’esasperazione a cui si è giunti, rischiano direttamente, anche quelli che si sono integrati e che non creano problemi.

Luca Craia