Pare inquietante che le notizie non riportino più la
nazionalità degli autori di crimini o presunti tali. Il pedofilo arrestato a Sant'Elpidio a Mare, per esempio, non
si sa se sia Italiano o straniero. Eppure, per avere un quadro più preciso,
saperlo sarebbe importante: se Italiano, per chi sostiene che i crimini non
hanno bandiera, se straniero, per chi sostiene il contrario e, comunque,
statisticamente è importante saperlo.
Chissà come
mai non ce lo dicono più? Non sarà perchè la tensione è salita talmente che,
nel caso sia straniero, la situazione potrebbe sfuggire di mano, tanta è
l'esasperazione? E questa esasperazione non è imputabile alle note intemperanze
di Salvini, semmai a vent'anni di politica sull'immigrazione che ha puntato
solo al profitto sulla pelle stessa dei migranti. E a scapito degli Italiani.
È vero che Salvini urla troppo e usa un linguaggio poco
istituzionale. Ma parla come ha sempre fatto, da vent’anni a questa parte, e
non è che adesso, improvvisamente, stimoli la violenza degli Italiani. La
violenza degli Italiani, dei pochissimi Italiani violenti, scatta per l’esasperazione
generale dovuta alle politiche attuate fino a oggi, quelle politiche che, anche
se a braccio, il nuovo Governo sta cercando di smantellare.Gli Italiani sono sempre stati un popolo accogliente e aperto e se ora non sembrano esserlo più, le motivazioni vanno cercate e capite.
Un’esasperazione che nasce dalla netta e giustificata
percezione di ingiustizia e di disparità di trattamento che, in più di un
settore, è reale e palpabile. La sinistra, per troppi anni, si è dimenticata
dei diritti delle classi deboli italiane per occuparsi quasi esclusivamente di
quelle dei migranti, che avranno certo dei diritti, ma che non possono
sostituirsi e non possono ottenerli a scapito degli Italiani che questi diritti
hanno guadagnato, voluto, pagato.
Se oggi si dovesse evitare addirittura di dire la
nazionalità dei criminali per evitare picchi di violenza, come pare, la
responsabilità appartiene completamente a chi ha attuato queste politiche fino
a ieri, per il solo scopo di garantire un sistema economico e, a tratti, criminale
intessuto sulla pelle dei migranti. E i primi a farne le spese sono propri gli
stranieri che oggi, data l’esasperazione a cui si è giunti, rischiano
direttamente, anche quelli che si sono integrati e che non creano problemi.
Luca Craia