giovedì 19 luglio 2018

Viale Gramsci d’estate: disagi per cittadini e commercianti. Alcuni se ne vanno. Così si ammazza il paese.

Se l’intenzione era di rivalutare e ridare vita al centro di Montegranaro, la missione è fallita. Se mettiamo sulla bilancia i pro e i contro di come si sta portando avanti l’operazione, i danni superano di gran lunga i benefici. Ed è curioso che a gestire il tutto sia l’assessore alla cultura e al commercio, riuscendo, nello stesso tempo, a far poco per la prima e massacrare il secondo.
Viale Gramsci è sicuramente un luogo di incontro per i Montegranaresi, ma è anche una strada, una delle principali, la porta di accesso per la piazza e per il centro storico. È anche una via fortemente commerciale, dove si affacciano una decina di negozi e per quasi tutti loro, eccetto qualche eccezione, il transito veicolare è fondamentale. La questione legata alle chiusure del viale per manifestazioni e per i festivi è stata lungamente dibattuta tra Comune e commercianti e si era giunti a un punto di equilibrio ma, ad oggi, questo punto non è rispettato.
Viale Gramsci è stato chiuso per quasi due mesi per la realizzazione del murale. Si circolava in un senso, per cui giungere sul posto in macchina era possibile, ma non era possibile ritornare indietro e questo ha portato evidenti svantaggi ai commercianti. Ora è partita l’estate culturale e questa, se si usasse un minimo di accortezza, dovrebbe portare più vantaggi che svantaggi al commercio. Ma se accade quello che è accaduto in questi giorni, l’effetto è il contrario.
Per allestire il palco della manifestazione tenutasi ieri sera era stata stabilita, con apposita ordinanza, la chiusura dell’intero viale per la giornata stessa di ieri, ossia dalle ore 6.00 del mattino alle ore 3.00 della notte successiva. Questo significa che stamattina doveva essere tutto libero e si sarebbe rientrati nella normalità. Stamattina, invece, il palco è ancora tutto intero e la strada è chiusa, con sommo disagio dei commercianti. Ma gli stessi cittadini trovano problemi anche soltanto per tornare a casa. Per entrare nel centro storico bisogna necessariamente passare per via Zoli ma, non essendoci alcun cartello di preavviso, molte persone arrivano da via Di Battista e trovano tutto chiuso. Anche qui, piccoli disagi ma che danno il senso del rispetto che si ha per i cittadini.
Tornando ai commercianti, qualcuno è esasperato. Qualche attività sta già correndo ai ripari: c’è un centro di diagnostica in viale Gramsci, un centro che svolge anche un importante funzione sociale, oltre a essere un’attività economica che porta ricchezza al paese. Il centro sta aprendo una nuova sede a Civitanova Marche e non è escluso che, continuando così le cose, non si chiuda direttamente la sede di Montegranaro. E questi sono danni notevoli.
Il vantaggio non si vede: le manifestazioni organizzate dall’assessorato alla cultura sono di scarso appeal, richiamano poche decine di persone. Andrebbe benissimo lo stresso, purchè non si creino tropi disagi al comparto economico e alla cittadinanza. Non è il nostro caso.

Luca Craia