lunedì 9 luglio 2018

Risorgimarche parla di politica. Intanto la terra trema sotto il palco per ricordare a tutti del terremoto, casomai lo dimenticassero.


Risorgimarche, lo abbiamo detto più volte, è una bellissima iniziativa che sicuramente offre una gradita possibilità di divertimento a un sacco di gente, anche grazie alla generosità dei cantanti che si prestano a esibirsi gratuitamente. Però c’entra poco col terremoto, a parte le dichiarazioni e i luoghi di ambientazione, tutti all’interno del cratere. Sono in molti a pensare che l’iniziativa di Marcorè non aiuti le popolazioni colpite e che, in qualche caso, addirittura ne complichi un po’ la vita, vedi il caso del concerto in contemporanea con la fioritura che ostacolava il normale flusso turistico a Castelluccio, o piccoli casi di disagio per residenti e commercianti locali, alle prese con divieti e ostacoli vari senza ricevere nulla in cambio.
Possiamo discutere all’infinito sull’utilità dell’iniziativa nel contesto del terremoto, tanto, mi pare di capire, per lo più ognuno resterà della sua opinione. Purchè non si sfoci in altre cose come capitato sabato al concerto di Mario Biondi in cui Neri Marcorè ha preso il microfono e si è lanciato in un’invettiva contro chi parla dei costi dell’evento. Siccome l’unico, mi pare, ad averne parlato sono io, suppongo ce l’avesse con me, e non sarebbe la prima volta. Fatto sta, però, che Marcorè ha appellato i responsabili di aver diffuso tali informazioni che, a quanto pare, era meglio non circolassero, come populisti, il che ha fatto un po’ arrabbiare il Capogruppo al Consiglio Regionale del Movimento 5 Stelle, Gianni Maggi, come ci riferisce Picchio News (leggi l’articolo). Comunque pare che Marcorè si sia impegnato a fornire il dettaglio dei soldi spesi, il che è cosa buona e giusta e se siamo riusciti a ottenerlo non possiamo che compiacercene.
Per ricordare a tutti, soprattutto al pubblico, che si dovrebbe parlare di terremoto e delle sue conseguenze, oggi ci ha pensato il terremoto stesso, facendo tremare la terra sotto il palco e tutto intorno alle 13.11, con una piccola scossa di magnitudo 2.3 ed epicentro a Ussita. Visto che Alex Britti suonava a Frontignano poco dopo, il promemoria è stato consegnato a tutti.

Luca Craia