domenica 29 luglio 2018

L'ambulante di largo Conti se ne va. Desertificazione programmata del centro storico.

L'ambulante che da anni vende frutta e verdura in largo Conti, il giovedì e il sabato mattina, si è arreso: trasloca lungo la circonvallazione. Lo fa perché, nonostante paghi regolarmente lo stallo per il commercio ambulante nello slargo davanti a Porta Marina, troppo spesso lo trova occupato da macchine che non rispettano il divieto di sosta. E nessuno lo fa loro rispettare. 
È un brutto colpo, l'ennesimo, per il centro storico di Montegranaro, perché quel camioncino di ortaggi funge un ruolo essenziale per i cittadini residenti nel paese antico e nel circondario, soprattutto per gli anziani e chi abbia difficoltà a raggiungere i supermercati, tutti periferici rispetto al centro. 
Ma la cosa comincia a puzzare: dopo la realizzazione del marciapiedone di viale Gramsci, si è attuata una politica evidentemente volta a danneggiare il commercio in centro, ne abbiamo cronaca anche in questo giorni in cui il Comune forza sull'isola pedonale ben sapendo i danni che produce agli esercenti. Tutto questo giunge dopo mesi di chiusura del viale, tra lavori vari, murale, Veregra Street e altre iniziative estive. Contemporaneamente ci si affretta oltremodo per portare in Consiglio Comunale una variante per autorizzare la realizzazione di un centro commerciale a ridosso del paese, con una tale fretta da metterla all'ordine del giorno senza che vi sia ancora la documentazione. È evidente che questo, se andasse a buon fine, porterà alla morte del commercio in centro.
Si delinea, forse, un progetto, e non più una concomitanza di errori amministrativi, progetto in cui la sostanziale cacciata del fruttarolo ambulante di largo Conti è solo uno dei tasselli. Si direbbe proprio che si voglia portare il commercio nel centro storico alla fine. E, se muore il commercio, muore il centro stesso. A che pro?
Il problema "centro storico" è complesso, molto, forse troppo, forse lo si ritiene irrisolvibile. È molto dispendioso, trovare una soluzione, è non è  remunerativo in termini elettorali. È molto più facile utilizzare il castello come teatro di eventi, per quanto sporadici, come le lunghe notti di Veregra Street. Ma ci sono i residenti, che pretendono rispetto, meno chiasso, è soprattutto soluzioni più concrete. Ecco allora che, attuare una politica che, in breve tempo, porti alla sostanziale desertificazione del centro non può che portare benefici. Finiscono le pressioni, finiscono le proteste e si può utilizzare il paese antico come teatro o discoteca senza che protesti nessuno, con evidenti vantaggi elettorali,  mentre eliminare gradualmente i servizi comporta uno svantaggio elettorale quasi nullo, vista anche l'esiguità del  numero dei residenti/elettori. Fantascienza? Forse, ma vista la consistenza umana dei nostri attuali amministratori, l'ipotesi non sembra così fantasiosa. 

Luca Craia