domenica 1 luglio 2018

La desertificazione attraverso il non ripristino delle strade

La strada tra Castelsantangelo Sul Nera e Castelluccio è fondamentale per la ripresa di entrambi i paesi, dopo la distruzione del terremoto. Castelsantangelo vive di riflesso per i gitanti che si recano a Castelluccio, e Castelluccio  ha in Castelsantangelo la porta sulle Marche. C'è tutta un economia che campa o, meglio, campava di quella strada tortuosa, un'economia fatta di piccoli negozi, bar, ristoranti che vivevano della gente che saliva a Castelluccio e che si fermava per la colazione, il pranzo, una sosta. Quella strada è chiusa dai tempi del terremoto, quegli stessi tempi, esattamente nel settembre del 2016, in cui Carlo Bifulco ha ricevuto l'incarico di direttore dell'Ente Parco dei sibillini.
La figura va analizzata, anche in funzione di un passato professionale burrascoso, nel suo ruolo analogo presso il Parco del Vesuvio, dove ha anche avuto qualche problema con la magistratura. La sua nomina nell'immediato domani del primo terremoto che ha quasi distrutto il centro Italia forse ha un significato, quanto meno per la tempistica. In ogni caso oggi il nostro direttore dell'ente parco, nonostante abbia già benedetto, per esempio, l'orribile deltaplano di castelluccio, senza ritenerlo impattante sull'ambiente, blocca la ricostruzione della strada di cui sopra perché, secondo lui, le costruzioni del tutto provvisorie e amovibili, del cantiere, le piccole baracche usate dagli operai che verranno smontate a fine lavori senza lasciare traccia, sarebbero impattanti in maniera intollerabile sull'ambiente del parco.
Il ragionamento è incomprensibile, almeno a me. Quello che, sempre a livello ipotetico, pare piuttosto chiaro è che si sta cercando di impedire che la strada, di vitale importanza per l'economia locale, venga ripristinata. Se vogliamo continuare a credere alla strategia della desertificazione, siamo di fronte all'ennesimo tassello. Fermo restando che, alla visione degli atti che noi magari non conosciamo, potrebbe aver ragione il direttore. In ogni caso il danno è gravissimo. E in questo esprimo la piena solidarietà al sindaco di castelsantangelo, Mauro Falcucci, almeno per questa volta, dopo averlo criticato senza pentimento.
Tiri fuori i denti e gli artigli, Falcucci, almeno adesso, perché questo è davvero un danno di gravità enorme per il territorio del suo comune.

Luca Craia