" SOSTEGNO ATTIVO A CHI CONFERISCE I RIFIUTI
PLASTICI IN PORTO E A CHI AVVIA ATTIVITA' DI RECUPERO IN MARE "
Comunicato integrale
Quando tutela dell'ambiente e sostegno alle attività
produttive possono coesistere: è il caso degli emendamenti alla proposta di
legge n. 204 che lunedì approderà nell'Aula del Consiglio Regionale.
La proposta di legge regionale intende favorire la
riduzione in mare e sulle spiagge dei rifiuti plastici e detta delle norme al
fine della prevenzione e della gestione del sistema di raccolta nei porti
marchigiani.
Questo atto fa seguito alla Risoluzione che
l'Assemblea legislativa delle Marche ha inviato, nelle scorse settimane, al
Parlamento Europeo, relativa proprio alla riduzione dei rifiuti plastici
conferiti dalle navi; un atto che ha visto il recepimento delle osservazioni
della capogruppo di Fratelli d'Italia, Elena Leonardi.
"A suo tempo – interviene la rappresentante del
partito della Meloni - ho inteso integrare questo documento, nella parte
riservata alle Comunicazioni al Consiglio Europeo, con una importante
raccomandazione da inserire tra le azioni del prossimo Fondo Europeo per la
Pesca, in programmazione a Bruxelles". Nella sezione riservata agli
incentivi – afferma la Leonardi – ho fatto inserire la necessità di
"promuovere azioni di sostegno per la riconversione di imbarcazioni di
pesca o l'avvio di nuove attività finalizzate alla raccolta in mare di
rifiuti"
Lunedi prossimo è stata calendarizzata la proposta
di legge regionale relativa a questa materia che ho emendato con tre articoli.
Nella sostanza – spiega Leonardi – chiedo che per il raggiungimento degli
obiettivi che la legge si propone, occorre, che si deliberino anche i criteri e
le modalità di incentivi agli operatori del settore che conferiscono i rifiuti
nei porti, tramite contributi diretti o abbassamento di alcune tariffe.
Ho voluto anche - prosegue la capogruppo di Fratelli
d'Italia – nell'ottica della riduzione delle microplastiche, sostenere la
riconversione di attività tradizionali, spesso non più remunerative,
soprattutto della cosiddetta "piccola pesca" in iniziative
imprenditoriali ad alto valore aggiunto ambientale".
Come già dichiarato in Aula, ho inteso ribaltare la
questione da problema ad opportunità - termina Leonardi – fermo pesca e crisi
del settore mettono spesso in ginocchio il comparto della pesca o fanno
chiudere l'attività ai cosiddetti "piccoli pescatori", occorre pertanto,
quando possibile, una riconversione delle attività in azioni buone per
l'ambiente e che siano un volano per la crescita economica e dell'occupazione
anche nella nostra Regione.